La nostra regione è passata nella fascia arancione.
Lo si apprende dal Presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, informato dal Ministro della salute Roberto Speranza.
Insieme all’Umbria sono state inserite nell’area arancione, l’Abruzzo, la Liguria, la Toscana e la Basilicata.
“Il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l’esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo, insieme ad altre quattro Regioni – Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana – nella zona arancione.
Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì”, ha detto il Presidente dell’Abruzzo Marsilio.
Area arancione
Le misure previste dal DPCM, in base all’ordinanza del Ministro della Salute del 4 novembre 2020 intervengono con ulteriori restrizioni sulla mobilità e sui servizi di ristorazione:
- Mobilità. Vale il generale divieto di spostamento dalle ore 22 alle ore 5. Le restrizioni alla mobilità in area arancione comportano un generale divieto di spostamento, in entrata e in uscita, da quei territori regionali, in ogni fascia oraria della giornata, salvo i casi in cui ricorrano cause giustificative dovute a esigenze di lavoro, salute o altra necessità, a cui si aggiunge l’esigenza di assicurare le attività didattiche e formative in presenza, nei limiti in cui esse sono consentite. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. L’attraversamento di tali territori è consentito se sia necessario per raggiungere altri territori non soggetti a restrizioni di mobilità, o quando ci si sposti per cause consentite dal quadro regolatorio generale. Nei territori dell’area arancione, la mobilità all’interno del comune di domicilio, abitazione o residenza non è soggetta a limitazioni, salvo che nelle ore del cosiddetto “coprifuoco” (22,00-5,00), conseguendo che per gli spostamenti da una zona a un’altra dello stesso comune non vi è alcuna necessità che ricorrano cause giustificative, né, per l’effetto, di utilizzare l’autocertificazione. La mobilità verso altri comuni della stessa o di altre regioni è consenta sia per le consuete cause giustificative (inclusi i motivi di studio), sia quando sia necessario svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel comune di residenza, domicilio o abitazione. Risulterà dunque possibile lo spostamento per recarsi presso uffici pubblici, esercizi commerciali o centri servizi quando essi non siano presenti nel proprio territorio comunale. Valgono le regole prudenziali che suggeriscono non solo di limitare all’indispensabile gli spostamenti, ma anche di effettuarli, di massima, raggiungendo il luogo più vicino dove comunque sia possibile la soddisfazione della propria esigenza. Le limitazioni alla mobilità non elidono l’esercizio di attività consentite in base ad altre disposizioni del provvedimento e non espressamente oggetto di restrizioni in forza di specifiche disposizioni contenute nell’art. 2. La partecipazione a manifestazioni pubbliche resta regolata dall’art. 1, comma 9, lett. i), e soggiace, ovviamente, alle stesse limitazioni anti-COVID ivi indicate. Lo stesso dicasi per l’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose, disciplinate dall’art. 1, comma 9, lett. p) e q). Vigendo nei territori in questione restrizioni agli spostamenti, i luoghi di culto dovranno essere individuati fra quelli più vicini. Sia gli spostamenti sia i transiti ammessi potranno essere sempre giustificati ricorrendo all’uso dell’autocertificazione.
- Servizi di ristorazione. E’ disposta la sospensione, ad eccezione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione con consegna a domicilio, quella con asporto è ammessa fino alle ore 22.00, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Le strutture alberghiere potranno erogare servizi di ristorazione a beneficio esclusivo dei propri clienti senza limiti di orario. Nelle strutture alberghiere prive di servizi di ristorazione potrà essere praticata la consegna a domicilio di alimenti e bevande, anche ai fini della consumazione in camera.
- Restano in vigore tutte le altre misure previste per l’area gialla.
Le misure resteranno in vigore almeno per 15 giorni ma se i dati dovessero ulteriormente peggiorare già dalla prossima settimana Umbria, Abruzzo, Basilicata, Liguria e Toscana potrebbero diventare rosse.
Il ministro della salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza che prevede il passaggio di queste 5 regioni in area arancione.
Commentando i dati con SkyTG24, la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha detto: “mi auguro che l’Umbria si fermi qua. Purtroppo l’evoluzione e i numeri straordinari di questa seconda ondata stanno facendo cambiare i colori a tante regioni e con molta velocità”.
La Tesei ha poi aggiunto che, in una situazione comunque difficile “siamo riusciti a dare risposte a tutti i cittadini che ne avevano bisogno”.