Di Chiara Furiani
E’ di nuovo tempo di musica, a chiudere questa estate che sembra non finire mai.
Umbria Jazz torna a Terni con la formula già inaugurata lo scorso anno: tutti gli spettacoli sono gratuiti e quelli ospitati nei locali prevedono la consumazione obbligatoria.
Dopo la kermesse perugina che ha registrato ottimi numeri, ci si aspetta pure da Terni dei buoni risultati, anche perchè l’offerta è ampia, più dello scorso anno, ma soprattutto di qualità.
Al di là degli habitué, comunque sempre più che graditi – dagli spumeggianti Funk Off, al pianista intrattenitore Lorenzo Hengeller, al sassofonista Daniele Scannapieco – il cartellone del weekend ternano riserva più di una bella sorpresa.
A partire da Les Amazones d’Afrique, supergruppo africano dal Mali, tutto al femminile.
Promettono scintille, col loro mix di ritmo, intensa musicalità, voci strepitose, testi impegnati e incentrati su tematiche femminili.
Dopo l’exploit di Fatoumata Diawara, anche lei maliana, a Perugia lo scorso luglio, UJ continua giustamente a dare spazio all’Africa, musicalmente più ricca e innovativa di quanto si potrebbe credere.
Sempre africano è Bombino, originario del Niger, nato in una tribù Tuareg, ormai da anni ampiamente presente sulla scena concertistica italiana ed europea. Si ricorda anche la sua collaborazione con Jovanotti.
Il notissimo chitarrista-cantante è considerato uno dei massimi esponenti del blues-rock in salsa afro, tanto che il suo stile è stato definito “desert rock” e si esibirà per tre giornate consecutive, inaugurando, tra l’altro, anche una location nuova per UJ, Molo 21 a Piediluco.
In genere, la manifestazione acquisisce quest’anno un buon numero di nuove collaborazioni, sintomo che questa iniziativa di fine estate sta prendendo piede e si sta ritagliando lo spazio che merita.
Entrano in campo anche il Caffè Bon Ton di Piazza Valnerina e il CLT, che peraltro ospiterà anche UJ4KIDS, lo spazio musicale dedicato ai più piccoli, volto a promuovere la crescita di una sensibilità musicale; della serie, costruiamoci il pubblico di domani.
La formula è ampiamente collaudata a Perugia, ma sbarca a Terni per la prima volta, segno che, poco a poco, anche UJ Weekend sta mettendo radici.
Spazio poi al blues classico con Alabama Mike, interprete intenso della tradizione, inevitabile sentire echi di BB King, Buddy Guy e di tanti altri grandissimi nomi che hanno reso grande questo genere imprescindibile, alla base dello sviluppo stesso di tutta la musica moderna.
L’energetica cantante americana Michelle David virerà poi dalle parti del soul e del funk e l’italianissimo Sam Paglia farà rivivere col suo organo Hammond le atmosfere tipiche degli anni ’60.
Da non perdere anche il chitarrista jazz americano Peter Bernstein, che suonerà col proprio trio ma ospiterà il bravo sassofonista bolognese Piero Odorici, presenza fissa di UJ già da qualche anno.
Sempre sul versante jazz sarà al CLT il pianista Danilo Rea, anche lui amico del festival.
Insomma, una quattro giorni che promette più che bene e che denota un investimento crescente di UJ sulla nostra città.
Il che non può che fare piacere.