Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Calvi dell’Umbria, in collaborazione con il Gruppo Sbandieratori e Musici Carbium, la docente Maria Chiara Tofone ha organizzato un corso di recitazione che si svolgerà nel Teatro del Monastero delle Orsoline.
Sono aperte le iscrizioni al laboratorio teatrale che inizierà venerdì 31 gennaio, dalle ore 19 alle 21, con la prima lezione di prova gratuita,alla quale si potrà partecipare solo previa prenotazione inviando una mail all’indirizzo [email protected].
Il corso prevede un minimo di dodici partecipanti ed è aperto ai principianti ed agli appassionati di teatro di qualunque età, dai 16 anni ai 90 anni. Al raggiungimento del numero minimo di allievi, il laboratorio procederà regolarmente con le lezioni che si svolgeranno tutti i venerdì dalle ore 19 alle 21, fino a dicembre. Il percorso didattico è finalizzato ad una rappresentazione finale pubblica.
Maria Chiara Tofone, originaria calvese, annovera un’intensa attività didattica. Fra le varie docenze è stata assistente ai corsi di perfezionamento del Cut di Perugia, alla Musical Academy di Terni, ha tenuto un corso di teatro per adulti a cura di Fontemaggiore a Monteleone di Spoleto e nel 2019 ha condotto un laboratorio teatrale per adolescenti adottivi durante la ‘Week Ado Lab’. Vanta una attività attoriale in Italia ed in Europa, sia con lavori teatrali, cinematografici e televisivi sia in sala di doppiaggio con risultati notevoli, fra i quali la Nomination Special Off al “Roma Fringe Festival 2016” nonché finalista del “Palio Ermo Colle 2016” per lo spettacolo ‘Tre Once di Lana Nera’che ha rappresentato una replica anche a Calvi dell’Umbria nel dicembre 2018, nel Teatro del Monastero, registrando il sold out.
“La recitazione sarà usata – spiega Maria Chiara Tofone – come valido strumento di conoscenza di se, di relazione fra le persone e di lettura delle dinamiche umane. Attraverso esercizi basilari si avrà la possibilità di focalizzarsi sulla consapevolezza fisica ed emotiva, l’ascolto, la concentrazione, la fiducia e l’immaginazione. Si ricorrerà a differenti tecniche di training attoriale, giochi teatrali, improvvisazioni, elementi basilari di biomeccanica teatrale, dizione, lettura interpretativa e all’impronta, scrittura creativa e analisi del testo.
Nella performance finale che offriremo al pubblico dopo i mesi di lavoro, punteremo sia sull’improvvisazione sia su copione, ma questo lo decideremo coralmente, strada facendo, con gliallievi. Sono calvese – conclude – e sono cresciuta a Calvi; per motivi di studio mi sono allontanata dal paese per alcuni anni. Mi sono avvicinata al teatro perché da bambina ero affezionata ad un piccolissimo teatrino che si trovava sempre all’interno del complesso del Monastero e dove noi bambini facevamo delle piccole rappresentazioni. Ora quel teatrino non esiste più mentre in un’altra sala c’è il teatro attuale. Di lì la mia passione per la recitazione. Quindi, per me è motivo di grande gioia e soddisfazione tornare nel mio paese e dopo aver rappresentato “Tre once di lana nera”, poter proporre questo percorso didattico di teatro”.