Il commissario straordinario alla ricostruzione post-terremoto, Giovanni Legnini, ha firmato oggi l’ordinanza con la quale autorizza il treno a zero impatto ambientale nella tratta Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona.
Il progetto, che prevede anche la realizzazione di tre impianti in Lazio, Umbria e Abruzzo per la produzione di idrogeno “green” destinato al treno, ma anche all’ alimentazione del trasporto locale ed extraurbano su gomma, fondi per la progettazione e per l’acquisto del materiale rotabile, è finanziato con 50 milioni di euro. A questi si aggiungeranno altri 59 milioni di euro dal bilancio del ministero delle Infrastrutture, per l’acquisto di nuovi treni a idrogeno, grazie all’intesa con il ministro Enrico Giovannini, che ha sostenuto il progetto, insieme a Rete ferroviaria italiana, sia per l’impatto positivo sull’ambiente, che per la riduzione dei tempi di intervento per il miglioramento della tratta, che avrebbe dovuto essere elettrificata.
Come gli altri interventi del Fondo la realizzazione del collegamento ferroviario a idrogeno, affidato a Rfi, “avrà tempi di esecuzione strettissimi, con la messa in esercizio prevista nel 2027”, fanno sapere dalla struttura commissariale.
La linea Terni-Sulmona, che passa per Rieti e L’Aquila, è una importante dorsale tra Lazio, Umbria ed Abruzzo e si snoda per un percorso di 163 km, a binario semplice e operata da locomotori a trazione diesel. “La realizzazione del collegamento a idrogeno permetterà – è stato spiegato – oltre all’abbattimento totale delle emissioni inquinanti, un consistente rafforzamento dell’offerta di trasporto sulla tratta Terni-Sulmona, e completa gli interventi per la mobilità ferroviaria nei territori del cratere sisma già previsti dal Pnrr nazionale con il rafforzamento dei collegamenti Orte-Falconara e Roma-Pescara”.