La richiesta è stata ufficialmente avanzata dalla Edison Solar, la società controllata per intero dall’Enel francese: una centrale fotovoltaica, all’interno della Polymer di quasi quattro megawatt di potenza. Il progetto non è ancora noto nel dettaglio ma ha già preso la strada di Perugia, verso la Regione, l’ente che darà, o meno, l’autorizzazione a costruire. E siccome, dicono le tabelle, per ogni megawatt di potenza, si devono impegnare almeno tre ettari di superficie, ecco che per la centrale “francese” ce ne vorranno disponibili almeno dodici, ventiquattro campi sportivi in fila, pieni di pannelli. Certo, l’energia che si prevede di produrre è poco costosa, abbondante ed anche necessaria per la richiesta sempre maggiore, anche se sarà distribuita interamente nella rete nazionale.
Dice Fabrizio Framarini, responsabile della Cisl chimici: “È un progetto Edison Solar e non seguo direttamente il contratto elettrico, quindi non ho dettagli specifici. Non so se l’eventuale impianto occuperà solo superficie Edison oppure no. Certo è che, come sembra, se la produzione, al netto che sia “green”, non ha ricadute positive per il polo non ne colgo l’opportunità. Se poi l’operazione andasse a sottrarre terreno industriale per altre eventuali iniziative sarebbe addirittura deleterio. Meglio sarebbe sfruttare le coperture già esistenti ragionando con le aziende per eventuali collaborazioni”. Una affermazione di puro buon senso. Solo che le costruzioni saranno invece abbattute per fare posto alla distesa di pannelli solari.
Il progetto rientra nell’idea di rilancio dell’area, che invece, giorno dopo giorno, sembra perdere pezzi con la chiusura, lo sarà definitivamente la prossima settimana, anche della Treofan con tutto il suo indotto. E poi anche le iniziative come quella della Novamont, altamente tecnologica e di grandi rilievo scientifico, darà a regime un modestissimo incremento di posti di lavoro: una dozzina! Sempre meglio che niente ma se si considera che alla Treofan se ne sono persi ben centocinquanta, ecco che il bilancio rimarrà sempre negativo. A meno di una vera attenzione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione. Ma ormai il tempo sta inesorabilmente passando.