Doveva essere una festa e una festa è stata. Più grande, più bella di quella che era stata allestita lo scorso anno al centro sociale e sportivo del quartiere Matteotti. Questa volta è stato scelto l’anfiteatro Fausto. Che, per l’occasione si è riempito come in poche altre circostanze. Quando si sono esibiti gli Altoforno, la capienza massima era stata raggiunta e in molti sono dovuti rimanere fuori.
Si diceva, una festa. Ma fa sempre un effetto strano festeggiare una persona che non c’è, che non c’è più. David Raggi che il 4 luglio avrebbe compiuto 30 anni.Una bellissima età in cui si è ancora giovani ma adulti, spensierati ma responsabili, come lo era David, fino a quella sera di 3 anni e più fa.
Lo strano effetto che fa la festa. Basta guardare i visi dei genitori di David, Walter e Bruna, basta vedere gli occhi di Diego e ascoltare le sue parole, per avere la certezza che il dolore è troppo grande e non si spegne, non si può spegnere, anche se gli anni passano.
“E’ bellissimo l’ennesimo abbraccio che ci ha dimostrato questa sera la città – dice Diego – ci sono tante persone, sono cose che riempiono il cuore e aiutano ad andare avanti.”
Una serata con tanti ospiti, gli sbandieratori di San Gemini, gli Altoforno, gli spoletini delle Pere Cotogne, Sara Emili e Luca Succhiarelli, il coro StraniVari, gli Allucinazione, i 4 col matto, le scuole di danza, Scarpette Rosse e Centro danza seil e altri ancora.
E’intervenuto anche Paolo Tagliavento, alla sua prima uscita ufficiale da dirigente della Ternana.
La Ternana, attraverso l’ex arbitro internazionale, ha donato a Diego Raggi la maglia rossoverde numero 30 con il nome David.
Dal suo magazzino personale dei ricordi Tagliavento ha poi donato, affinché venga messa all’asta, una maglia unica, indossata per i 120 anni della Federazione Italiana Gioco Calcio, una maglia di Mauro Icardi, dell’Inter.
La maglia rossoverde di David finirà, invece,a casa di Diego. “La metterò nella cameretta di mio figlio, che oggi è andato al cimitero e che ha fatto gli auguri allo zio che non c’è più, tirando un bacio.Questa sarà la sua.”
“David non c’è più ma è qui accanto a me, nel mio cuore e nel cuore di tutti – aggiunge Diego – queste serate ti riempiono il cuore e nello stesso tempo ti riportano indietro di 3 anni , non è facile, anche per i miei genitori che hanno dimostrato una forza che non gli facevo.”
La serata è stata organizzata da Musicarte e condotta da Pierluigi Stentella.
“A David questa serata sarebbe piaciuta – afferma Diego – grazie a tutta la città.”