Gli antichi mulini dell’Amerino e le strutture agricole dismesse sono stati al centro del convegno svoltosi ad Amelia e organizzato dal Comune di Lugnano in Teverina con il patrocinio dall’Aipai (Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale).
La giornata di studi dal titolo “Lugnano comunità operosa nel territorio amerino” ha posto un focus sulla ricchezza del patrimonio industriale non più utilizzato in particolare nei comuni di Amelia, Giove, Penna in Teverina e Lugnano in Teverina.
“Le relazioni dell’architetto Maria Cristina Marinozzi, di Riccardo Passagrilli del comune di Amelia e di Flavia Corsano di Italia Nostra – dichiara il vice sindaco di Lugnano Alessandro Dimiziani – sono state di notevole interesse perché ci hanno mostrato un patrimonio per molti inedito e sconosciuto ancora tutto da scoprire e valorizzare. Antichi mulini immersi nelle nostre campagne disseminati lungo percorsi naturali che hanno appassionato i presenti, oltre alla visita all’antico mulino Marzoli hanno concluso la giornata”.
Durante il convegno sono state messe a fuoco le numerose strutture importanti sparse sul territorio che hanno rappresentato il motore dell’economia agricola e che andrebbero conosciute, studiate e conservate perché sono parte della memoria storica locale e potrebbero essere anche un’ulteriore promozione culturale e turistica.