E’ diverso tempo che ritengo, osservando l’evoluzione dei rapporti nella regione che per il nostro territorio sarebbe utile ed opportuno, creare una nuova unione regionale così da creare la Regione Umbro – Marchigiana, ora la cosa sembra di attualità anche per effetto della decisione di depotenziare la Provincia di Terni e da un dibattito che investe anche il riordino delle Regioni imputate di scarsa capacità nel contenimento della spesa ed anzi colpevoli di eccessi
Le motivazioni a favore di tale soluzione sono numerose.
Se poi la vicenda si inquadra con quello che sta avvenendo in Regione con la eccesiva penalizzazione della provincia di Terni, gli elementi a favore aumentano.
Diversi anni fa c’era una intesa politica, per far fronte alla crisi economica derivante dalle difficoltà della siderurgia, che prevedeva che le risorse regionali dovessero affluire alla provincia di Terni per un terzo ed alla provincia di Perugia per i due terzi, anche se il corretto rapporto popolazione – territorio era ed è di 28% e 72% , tentando di realizzare così un riequilibrio economico nel tempo .
Dagli ultimi dati conosciuti non mi sembra che l’obbiettivo sia stato raggiunto.
Credo che i maggiorenti perugini abbiano deciso preso atto dell’insuccesso, di mollare il territorio ternano al suo destino , le vicende sanità e università sono di esempio, anche per i continui riferimenti da parte di esponenti ternani della predilezione per un rapporto privilegiato con Roma e con il Lazio sempre minacciato ma mai concretamente perseguito e comunque non condivisibile.
Per evitare una forte contestazione sarebbe preferibile tentare un nuovo assetto che , superando la proposta politica effettuata circa venti anni fa che consisteva , nel cambiamento delle provincie o nel numero o nelle dimensioni, rendesse, in un ambito vasto Umbro – marchigiano , i contrasti per diseguaglianze meno forti e quindi più gestibili .
Accenno solo ad alcuni dati , che depongono a favore della proposta: la popolazione dell’Umbria è di circa 900.000 unità; le Marche dal canto loro arrivano a 1.555.000 abitanti. La regione Umbro-marchigiana raggiungerebbe i 2.455.000 abitanti.
Una vera Regione.
Guardiano l’aspetto amministrativo.
Le Provincie: l’Umbria ora ne ha 2 (Perugia e Terni); le Marche ne hanno cinque (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino).Ambedue le Regioni soggette alla riduzione delle Provincie come indicato dal l Governo Monti La Regione Umbro-marchigiana avrebbe 6 o 7 Provincie con una media di circa 350.000 abitanti.
Nella ipotesi dello accorpamento Umbria-Marche forse un nuovo disegno delle Province, demandato alla nuova Regione, potrebbe essere possibile e con minori resistenze. Il prodotto interno lordo per abitante: Marche Euro 25.150; Umbria Euro 23.703.
Esaminiamo le l’Università.
Le Marche che vantano 4 (Macerata Urbino Camerino Ancona ); l’Umbria ne ha 2 (Perugia statale e Perugia per stranieri). Altri elementi interessanti ed omogenei delle due regioni: il policentrismo abitativo, nessuna città supera i 170.000 abitanti, l’ambiente fisico pressoché simile, Umbria (montagna 30 % collina 70%), Marche (montagna 31% collina 69%) la complementarità delle infrastrutture viarie ( Quadrilatero Umbria – Marche) e ferroviarie e portuali, il modello economico fatto di medie e piccole imprese .
Altri elementi da esaminare modello sanitario, trasporti pubblici ,logistica, sistema bancario ecc.
Pura utopia la mia proposta? Può darsi, ma la realtà così come è non credo possa essere modificata con un semplice riordino che pare non essere accettato neanche dai comuni interessati.
E’ notizia recente che la petizione degli abitanti del comune di Leonessa di passare all’Umbria è risultata maggioritaria .
Il conservatorismo di destra o peggio di sinistra non può essere accettato e sicuramente stando così la situazione non sarà più possibile.