In ottemperanza a quanto stabilito dall’Ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile, relativa all’utilizzo obbligatorio fino al 31 dicembre 2023 delle mascherine per accedere ai reparti che ospitano pazienti fragili, il direttore sanitario della Usl Umbria 2 Simona Bianchi ha disposto l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori all’interno dei reparti di degenza poiché la presenza di pazienti fragili, anziani o immunodepressi è pressoché ubiquitaria. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti e agli ospedali di Comunità. Nelle sale di attesa, nei connettivi e negli spazi ospedalieri (bar, mensa, CUP), al di fuori dei reparti di degenza l’utilizzo dei dispositivi di protezione resta solo in caso di sintomatologia respiratoria. Per quanto riguarda il Pronto Soccorso e gli ambulatori specialistici resta l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione sia per il personale sanitario che per gli utenti, mentre per l’esecuzione del tampone diagnostico per infezione da SARS-CoV-2 per l’accesso ai Pronto soccorso si attendono eventuali decisioni in merito dall’Autorità Regionale. Pur non sussistendo obbligo di esecuzione dei tamponi a livello normativo dal 31 ottobre scorso, si legge in una nota, si ritiene in questa fase di proseguire con lo screening antigenico dei pazienti da ricoverare. Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.