Il 28 giugno scorso, all’ospedale Santa Maria di Terni è stato realizzato un complesso intervento chirurgico combinato oggi possibile solo in pochi centri italiani. Grazie alla collaborazione tra l’equipe di Neurochirurgia, diretta dal dottor Sandro Carletti, e il chirurgo generale Michele Cerroni, è stata trattata con successo una frattura post-traumatica della prima vertebra lombare su una ragazza di 17 anni, che ha così riacquisito la completa stabilità della colonna vertebrale, come confermato dai controlli radiologici postoperatori.
La ragazza aveva riportato un trauma da incidente stradale e nell’occasione era già stata sottoposta ad un intervento classico di decompressione del midollo e stabilizzazione della frattura con viti e barre da parte dell’equipe del dottor Carletti. Tuttavia, le caratteristiche della frattura e la giovane età della paziente imponevano una correzione più completa, cosiddetta a 360°, ovvero posteriore ed anteriore del trauma vertebrale, al fine di garantire ora e stabilmente in futuro la piena stabilità del rachide dorso-lombare della paziente.
“In altre parole – ha spiegato Sandro Carletti – senza questo intervento la paziente con il tempo avrebbe potuto avere problemi di compressione midollare con gravi difficoltà o impossibilità a stare in piedi o a camminare. Per tali ragioni attraverso un approccio multidisciplinare, è nata l’intuizione di eseguire un intervento chirurgico combinato. Il chirurgo generale ha realizzato l’approccio antero-laterale alla colonna vertebrale, sfruttando una via anatomico-chirurgica tipica per le patologie toraciche ed addominali; ciò ha permesso all’equipe di neurochirurgia di completare il secondo tempo chirurgico, realizzando la rimozione della vertebra fratturata e la sua sostituzione con una protesi in titanio detta ‘cage’ che è ancorata alle vertebre sane superiormente ed inferiormente. La giovane, che ha superato brillantemente il trattamento chirurgico senza complicanze, si è rapidamente alzata ed è stata dimessa”.
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria, Maurizio Dal Maso, si congratula con le due equipe, sottolineando che “solo la possibilità di interazione e collaborazione tra professionisti altamente preparati e un approccio multidisciplinare hanno permesso che un intervento così complesso potesse essere compiuto nel migliore dei modi in una realtà in continua crescita professionale come quella dell’Azienda ospedaliera di Terni”.