Carlo Roscini è stato condannato a 16 mesi di inibizione dalla prima sezione del Tribunale Federale. Il presidente del comitato regionale umbro della Federazione ciclistica italiana, è stato di nuovo sanzionato per non aver ottemperato all’obbligo di astenersi dalle attività durante il periodo di inibizione di tre mesi che gli è stato comminato a gennaio scorso.
Da gennaio ad aprile 2017, infatti, Roscini avrebbe dovuto astenersi da qualsiasi attività nel contesto della FCI mentre, stando alle ricostruzioni offerte dalla Procura Federale, ha presenziato oltre che all’assemblea di Rovereto anche ai Campionati Italiani di Ciclocross di Trebaseleghe oltre ad altri eventi e premiazioni in Umbria.
Un comportamento recidivo dopo le violazioni già contestate a Roscini in occasione dell’esclusione di due atleti dalla rappresentativa umbra per il Giro della Lunigiana 2016. Oltre a 12 mesi di inibizione i giudici federali hanno aggiunto altri 4 mesi a titolo di recidiva.
Roscini, comunque, promette battaglia. Contro la decisione del Tribunale Federale dello scorso mese di gennaio, confermata poi ad aprile dalla Corte d’Appello Federale, il presidente della FCI Umbra aveva presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. Un ricorso che ora proseguirà e che potrebbe interessare anche questa nuova sentenza del Tribunale Federale.