Ci sarebbe anche un ternano tra i dispersi, dell’hotel Rigopiano, nel comune di Farindola, in provincia di Pescara, travolto – ieri – da una slavina sul Gran Sasso a seguito dei terremoti che hanno nuovamente colpito il centro Italia. Si tratterebbe di Alessandro Riccetti, 33 anni, che si trovava nella struttura alberghiera dove lavorava presso la reception.
Secondo ulteriori informazioni, l’uomo avrebbe avuto ieri l’ultimo contatto telefonico con la madre, prima della valanga. Al momento risulta irrintracciabile. La Prefettura di Terni sta seguendo l’evolversi della situazione ed è in costante contatto sia con la famiglia del disperso, che con le autorita’ ed i soccorritori abruzzesi.
Intanto prosegue la difficilissima opera di soccorso. Dalla Prefettura di Pescara giunge la conferma del ritrovamento di una vittima nelle operazioni di salvataggio dell’Hotel Rigopiano, dove da ieri una trentina di persone sono intrappolate nella struttura completamente sommersa da una montagna di neve e detriti. Il viceprefetto vicario di Pescara, Carlo Torlontano, ha parlato di “un deceduto e di due persone tratte in salvo”.
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All’interno dell’albergo, in quel momento, ci sarebbero state circa 35 persone. “Quelle registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti – ha detto il sottosegretario regionale, con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca. Però è verosimile che ci fossero degli ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo”.
Da stamattina sono stati estratti tre corpi dalle macerie. La Procura di Pescara ha aperto una indagine per omicidio colposo.
“La valanga è immensa”, confermano i soccorritori. Secondo i vigili del fuoco l’albergo è stato letteralmente spazzato via, “ne è rimasta in piedi solo una piccola parte. Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti”, hanno aggiunto “e materassi trascinati per diverse centinaia di metri”.