Domenica 7 dicembre, presso l’Auditorium Comunale Tebaldini a San Benedetto del Tronto, si è svolta la cerimonia di premiazione del “Premio Letterario Charles Dickens”, giunto alla sua terza edizione. Tra i finalisti della categoria Narrativa Edita figurava la scrittrice ternana Valeria Poti, con il suo romanzo “La voce del Nera”. Visibilmente emozionata, l’autrice ha ricevuto il prestigioso attestato dalle mani del Presidente, Raffaella Milandri.
“Il romanzo – ha spiegato Valeria Poti – è nato dall’esigenza di fermare su carta i ricordi di un’anziana donna della Valle del Nera, che racconta alla coprotagonista una serie di aneddoti legati alla propria infanzia. Dai dialoghi tra le due donne, in cammino lungo gli argini del Nera, emerge l’importanza antropologica e sociale del corso del fiume, dando vita a un serrato e stimolante confronto generazionale “.
Il romanzo rappresenta un toccante omaggio alla Valnerina e alla sua splendida valenza naturalistica e culturale, portando alla luce il legame indissolubile che teneva unite le popolazioni di qualche generazione fa col proprio territorio e soprattutto col corso del loro fiume. Un delicato spunto di riflessione per il frenetico mondo di oggi.
L’ autrice Valeria Poti ha recentemente pubblicato con Morphema Editore un altro romanzo dal titolo “L’ultima Testa – quando la violenza si tinge di rosa” che sarà presentato il 21 dicembre presso la Fondazione Fulvio Sbrolli.














