Entrerà in funzione a breve il Tutor che è stato posizionato lungo la Valnerina ternana e che copre un tratto di strada di 5 Km dalla centrale di Galleto direzione Arrone e viceversa. Non un semplice autovelox ma un impianto che sancirà la media oraria impiegata a coprire quel tratto di strada. Chi supera il limite consentito vedrà recapitarsi la multa a casa.
Terni, incidenti stradali, Valnerina sotto osservazione. Si pensa al sistema Tutor
Non ci sono dubbi sul fatto che quella strada è pericolosa ( coloro che vi hanno perso la vita lo stanno a testimoniare) e che dunque i limiti di velocità vanno imposti e rispettati ma è chiaro che questo mezzo rappresenta una manna per le casse del comune di Terni che ne trarranno sicuro beneficio.
“Vogliono che ce ne andiamo ma non hanno fatto i conti con la nostra capacità di resistere e lottare – ha commentato il consigliere regionale del M5S Thomas De Luca – In questi giorni assistiamo all’ennesimo attacco nei confronti delle popolazioni della Valnerina ternana. L’installazione del sistema Tutor è l’ultimo atto di un piano più vasto volto allo spopolamento dei nostri territori. Un accanimento intollerabile verso chi vive, lavora e garantisce servizi e benessere anche per chi vive in città.
Regione Umbria, ANAS e Comune di Terni invece di sostenere lo sviluppo e la crescita di queste aree interne, sembrano studiare a tavolino tutti gli ostacoli possibili per rendere invivibile la nostra vita. Se si tiene alla sicurezza stradale bisognerebbe limitare il transito dei mezzi pesanti esclusivamente a quelli riguardanti il traffico locale. Così come i limiti di velocità andrebbero fatti rispettare soprattutto in prossimità dei centri abitati cosa che assolutamente non avviene.
Il tutor non garantisce assolutamente questo, anzi. E’ evidente che l’obiettivo è spremerci economicamente rendendo impossibile la vita di chi, dalla Valnerina, si sposta quotidianamente verso Terni per lavorare. Che questo serva anche a scoraggiare anche i turisti invitandoli a bypassare la Valnerina ternana per andare altrove? A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
Prima ci impediscono di andare a piedi o in bicicletta in sicurezza restringendo la strada ed eliminando la banchina, con l’installazione in maniera pericolosa di guard rail sulla riga continua. Eliminano le corse del trasporto pubblico locale costringendoti a stare fuori 12 ore per un turno di lavoro, dove i mezzi pubblici sono inesistenti e i collegamenti sono praticamente nulli. Poi – sostiene ancora De Luca – ti impongono di sottostare ad un controllo permanente ed invasivo con un limite medio di 50 km orari su un tratto di ben 4 chilometri, in una zona dove è impossibile vivere senza l’uso dell’auto.
Proprio poche settimane fa durante un interlocuzione ufficiale qualcuno mi disse che le mie proteste erano pretestuose perché “chi è che non ha la macchina in Valnerina”, riconoscendo di fatto che l’unico mezzo di trasporto disponibile è l’auto. Eppure questo accanimento non si riscontra dopo aver superato il confine con la provincia di Perugia risalendo la SS209, con immense risorse messe sulla Tre Valli umbre. Perché?”