Sono stati circa 5.600 i biglietti staccati al parco della Cascata delle Marmore nell’ultimo week end, il primo con la Valnerina chiusa.C’era curiosità sul dato per verificare l’impatto “TELFER”.
Si può affermare , quindi, che la “Cascata” ha retto nonostante tutto.
L’unico raffronto possibile è con lo stesso week end dell’anno scorso.
E c’è da dire in proposito che il confronto con lo stesso week end del 2017 non è nemmeno penalizzante per la Cascata in quanto l’anno scorso pioveva.Quindi il raffronto fra i due dati è impossibile.
Come si ricorderà, infatti, il week end 16/17 settembre 2017 fu caratterizzato da maltempo. La pioggia obbligò addirittura il rinvio della Notte Bianca a Terni.
E le condizioni climatiche in una località turistica fanno sempre la differenza.Si può ragionare solo su ipotesi…se la strada fosse stata regolarmente aperta probabilmente l’afflusso sarebbe stato maggiore.Ma è una ipotesi, anche se fondata.
“Ci siamo concentrati prevalentemente sul Belvedere superiore – afferma Stefano Notari presidente dell’ATI 165 Marmore Falls, che ha in gestione i servizi del sito naturalistico – la maggiore affluenza, infatti, l’abbiamo avuta lì. Le auto, infatti, arrivavano al bivio per Papigno ed erano costrette a raggiungere l’abitato di Marmore.”
“Devo dire – aggiunge Notari – che siamo stati bravi a gestire il servizio delle navette, siamo riusciti nell’impresa di rispettare quasi gli orari.Non è stato facile perché la navetta doveva fare un giro molto lungo passando per Piediluco, la Forca d’Arrone e Arrone per raggiungere il Belvedere inferiore.Un tragitto ben diverso da quello solito.Comunque ce la siamo cavata cercando di limitare al massimo i disagi per i turisti.Ci siamo dati da fare, abbiamo fatto il possibile. Come ripeto, ovviamente, c’è stata una affluenza maggiore al Belvedere superiore rispetto al Belvedere inferiore, quando, in condizioni normali, accade esattamente il contrario”.
Su un punto c’è stata più di una lamentela.
“Sì – conferma Notari – più di un turista che, in questa situazione di emergenza, ha deciso di spostarsi con i mezzi pubblici si è lamentato della carenza delle informazioni sugli orari di partenza dei pullman, è rimasto disorientato.Ecco, andrebbero – secondo me – potenziate le informazioni sui mezzi di trasporto pubblico, sugli orari e sui tragitti”.
I disagi, dunque, non sono solo per i residenti in Valnerina , che ovviamente ne pagano le conseguenze tutti i giorni, sono anche per i turisti.Che, però, li sopportano con altro spirito,essendo in vacanza o in gita.