A quanto annunciato ieri dall’amministratore delegato di AST Massimiliano Burelli ci vorranno ancora 9 mesi per vendere le acciaierie di Terni.
L’annuncio di Burelli durante una video conferenza organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico alla quale hanno partecipato i sindacati e gli enti locali.
LA PRESA DI POSIZIONE DELLA FIOM, DI GIANNI VENTURI, SEGRETARIO NAZIONALE E ALESSANDRO RAMPICONI SEGRETARIO TERRITORIALE
“Pur non essendo in presenza di un avvio formale del processo di vendita, come Fiom riteniamo necessario che il governo apra un’interlocuzione diretta con la capogruppo ThyssenKrupp per avere preliminarmente chiare le intenzioni e gli orientamenti della stessa sull’insieme delle produzioni siderurgiche.
Infatti le decisioni e i comportamenti di ThyssenKrupp sono stati in questi mesi assolutamente contraddittori e ondivaghi.
Occorre chiarire se la decisione di ThyssenKrupp è quella di cedere soltanto la produzione del settore dell’acciaio inossidabile e non anche la commercializzazione attraverso i centri di finitura e i centri di servizi: questione decisiva legata al pronunciamento formale della Commissione europea e dell’Antitrust nel 2014 ed alle reali prospettive di competitività del sito di Terni.
All’incontro di oggi seguiranno incontri aziendali per l’aggiornamento e la ridefinizione dell’accordo ponte che è scaduto il 30 settembre del 2019 e che dovrà coprire una fase di transizione ancora incerta ma che durerà presumibilmente almeno 9 mesi.
È evidente che quella sede di confronto aziendale non potrà non avere un momento di verifica e di garanzia istituzionale e tempi assolutamente certi per la conclusione dello stesso, per garantire una transizione ordinata alla vendita del sito di Terni, dal punto di vista produttivo, occupazionale e della competitività, punto fermo ed elemento centrale per la Fiom.
Durante l’incontro è emersa anche la disponibilità del MiSe ad aprire un tavolo di confronto sul piano nazionale della siderurgia: per quanto ci riguarda si deve passare dalle dichiarazioni di disponibilità all’apertura di un confronto che consenta di arrivare alla condivisione delle scelte strategiche sul settore siderurgico e non semplicemente ad una comunicazione delle intenzioni del governo.”
IL COMMENTO DELL’ONOREVOLE NEVI, FORZA ITALIA
Ho avuto la possibilità di partecipare alla riunione del tavolo su Ast Terni, organizzato in videoconferenza dal Ministero dello Sviluppo economico. Un incontro urgente che anche noi di Forza Italia, abbiamo più volte richiesto per chiarire la vicenda che interessa il sito di Terni. Ci troviamo infatti davanti ad un sito strategico per il Paese, in quanto è l’unico sito industriale che produce acciaio inox. Il Governo per questo, secondo noi, non deve limitarsi solamente ad essere uno spettatore esterno, ma assumere un ruolo di maggiore protagonismo nella definizione del futuro del nostro sito e della siderurgia italiana in generale. Sul fronte aziendale invece abbiamo constatato la disponibilità di AST-Thyssenkrupp di aprire un tavolo di confronto con i lavoratori per arrivare alla definizione di un accordo ponte che traghetti l’azienda fino al passaggio di proprietà che come ha detto Burelli non sarà completata prima di 9 mesi. Come Forza Italia vigileremo costantemente affinché il tempo che passerà non comporti la mancata realizzazione degli investimenti e il depauperamento della competitività dell’azienda stessa.