E adesso? Che ne sarà della Spea? Che ne sarà della grande collaborazione sportiva che Stefano Bandecchi, quale presidente della Ternana , aveva trasportato a Narni? I risultati sin qui erano stati esaltanti dal momento che aveva fatto diventare uno stadio, il San Girolamo, di categoria superiore e preso in affitto una parte della bellissima palazzina della Ex Gil, pronta a diventare una sorta di quartier generale della Ternana Woman e delle squadre giovanili, una delle quali allenata da Marco Schenardi, oggi anche assessore allo sport. Il castelletto cadrà rovinosamente? Beh, una qualche preoccupazione c’è davvero: Bandecchi si è “liberato”, vendendola, della Ternana, abbandonando, così dice lui, qualsiasi tentazione pallonara. Questo non toglie che lo stadio San Girolamo e la palazzina della ex Gil non rimangano a disposizione della nuova società calcistica. Così come la gestione dello stadio san Paolo a Narni Scalo
E la Spea, che è il vero boccone immobiliare? Sergio Bruschini, consigliere comunale a Narni si aspetta che il Sindaco riferisca proprio in Consiglio dopo aver fatto una escursione dalle parti del nuovo Sindaco di Terni: “Siamo nell’incertezza più totale – afferma – dobbiamo sapere quale sarà la fine dell’area che dopo ottanta anni viene strappata al Demanio nazionale. Si deve evitare che rimanga inutilizzata”.
Insomma, chiarezza. Intanto non è detto che non possa sorgere lo stesso un villaggio sportivo della Ternana utilizzando l’ipotesi dell’affitto, un villaggio che occuperebbe una parte minima dell’area della Spea. A Narni però la speranza è un’altra, quella che Bandecchi scopra per intero quanti milioni di euro ci sono a fondo perduto per un parco giochi che una volta erano destinati alla versione narnese di Leolandia. E poi c’è anche uno studio, preliminare quanto si vuole, che era stato allestito per un altro sogno narnese, Mirabilandia Due. Chissà! “Sperare dopo decenni di stasi in una accelerata per l’utilizzo della Spea è davvero legittimo- aggiunge Bruschini – ma anche che Bandecchi fosse potuto diventare sindaco nessuno ci credeva”.