“La memoria deve essere condivisa e non ci devono essere letture ideologiche. Il Giorno del Ricordo riguarda tutti perché quel che s’intende riportare alla memoria fu una tragedia umana e nazionale. Occorre riflettere insieme sui drammi e le violenze del passato per ricucire le relazioni fondanti di una comunità. Guardare al passato per proiettarsi nel futuro: questo è il senso del Giorno del Ricordo e del Giorno della memoria, che lo precede. Solo da questo possono scaturire una passione civile e politica che potranno evitare la reiterazione di eventi drammatici e di una violenza ingiustificabile”.
Parole espresse dal sindaco di Terni, Leonardo latini, durante la cerimonia che si è svolta in via vittime delle foibe dove è stata deposta una corona d’alloro. Erano presenti il Prefetto, Paolo De Biagi e autorità civili e militari.
Sempre ieri la Fondazione “Amici Ugo Spirito e Renzo De Felice” di Terni ha organizzato un convegno, che si è tenuto nella sala consiliare di Palazzo Spada sul tema dell’esasperato nazionalismo balcanico che ha portato a crimini e a persecuzioni nei confronti degli italiani (e di altre etnie) durante la Seconda Guerra Mondiale per poi riesplodere, negli Anni ’80 e ’90, inseguito alla morte di Tito, arrivando al culmine con le guerre jugoslave e con il conflitto in Kosovo di cui quest’anno ricorre il ventennale.
E in occasione del giorno del ricordi, oggi Palazzo Spada sarà illuminato di bianco, di rosso e di verde.