“Questo tipo di strutture così massicce non possono essere autorizzate, devono avere il requisito di essere facilmente smontabili “. Lo afferma Federico Nannurelli, dirigente del Comune di Terni che, da ieri, dal momento in cui si è aperta la voragine, in viale Brin, segue l’evolversi della situazione per l’amministrazione. Nannurelli ha assistito alla rimozione della veranda del bar CLIO che è avvenuta intorno alle 14,30, da parte dei vigili del fuoco. La pesante struttura è stata adagiata su via della Bardesca e verrà adesso smontata.
Sulle cause che hanno provocato la voragine Nannurelli spiega che c’è stato “il collasso strutturale della volta che stava a copertura della confluenza dei due canali, il raggio Nuovo e Bardesca; il crollo della volta è dovuto alla perdita della resistenza delle spalle laterali per effetto dell’oscillazione delle acque che si trovavano dentro. In realtà – precisa Nannurelli – questi canali sarebbero dovuti essere asciutti perché, a monte , inutilizzati , invece a valle ci sono delle acque; dovremo adesso studiare , attraverso una esplorazione teleguidata quali sono i punti di Immissione per capire chi scarica dentro in maniera irregolare; questi canali non sono di proprietà del Comune perché erano vecchie derivazioni pre-industriali; qualcuno utilizza questi canali impropriamente”.
“Dunque – ribadisce Nannurelli – si tratta di andare a vedere di chi sono le responsabilità , si tratta di verifiche lunghe”.
Quanto all’edificio che si affaccia sulla voragine, “attualmente è in vigore un’ordinanza di sgombero, un provvedimento preventivo, da parte del sindaco perché ci sono rischi che la situazione possa degenerare in qualche modo perché i locali interrati di questo edificio sono pieni di acqua, addirittura – aggiunge Nannurelli – i canali attraversano questi piani interrati e il terreno così bagnato potrebbe causare degli effetti negativi sulla stabilità delle fondamenta. Noi adesso dovremo liberare i detriti all’interno della voragine così da ripristinare la funzionalità dei canali facendo scorrere l’acqua. Azioneremo una idrovora, sempre in piazza Valnerina, per smaltire le acque”.
“Una volta che avremo liberati i canali dall’acqua potremo avviare le ispezioni per verificarne lo stato di conservazione e le immissioni che vi sono dentro poi, da domani, andremo a chiedere ai proprietari dell’immobile di attivarsi per fare dei sondaggi esplorativi sui terreni e valutare la resistenza del fabbricato. Dopo di che valuteremo se ci sono le condizioni di sicurezza per ripristinare l’agibilità dell’edificio. Per ora è tutto prematuro perché la prima cosa che abbiamo dovuto fare è stata quella della rimozione della veranda che ostruiva la zona di sprofondamento della volta della canalizzazione e ci impediva di rimuovere il materiale.”
Nel frattempo la zona di Piazza Valnerina è stata interrotta l’erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua potabile.
NEL POMERIGGIO IL VIDEO CON LA RIMOZIONE DELLA VERANDA DEL BAR CLIO