“Con l’Agenda urbana dell’Umbria vogliamo costruire città capaci di progettare pensando al cittadino e ai servizi di cui ha bisogno, o meglio a chi fruisce della città: chi ci abita, chi la visita per lavoro o come turista, chi vi studia. È una sfida importante e decisiva per il futuro della regione, dell’Italia e dell’Europa, con cui ci vogliamo misurare anche aprendoci alla collaborazione e al confronto con altre città ed altre Regioni, come abbiamo fatto oggi”.
Lo ha detto il vicepresidente della Regione Umbria con delega all’Agenda Urbana, Fabio Paparelli, intervenendo al seminario che, organizzato dalla Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Terni, si è svolto oggi al Palasì di Terni. L’occasione per un confronto e uno scambio di esperienze con rappresentanti delle istituzioni locali, autorità urbane e di gestione dei programmi operativi dei fondi comunitari Fesr e Fse di Umbria, Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, dell’Agenzia per la coesione territoriale, esperti dell’Università di Ginevra e del Politecnico di Milano, sullo stato di avanzamento dei programmi di Agenda Urbana in termini di mobilità sostenibile e di agenda digitale. Nel corso del seminario ci sono stati interventi in teleconferenza da Bruxelles di Sebastiano Zilli e Nicola Aimi, delle Direzioni “Crescita intelligente” e “Italia e Malta” della Commissione Europea.
“Mettiamo in campo uno strumento fortemente innovativo – ha detto Paparelli – con un approccio programmatico integrato, un’idea complessiva di dove va la città e dove si indirizza il suo sviluppo, per rafforzare il ruolo delle istituzioni come soggetti chiave delle strategie di investimento locali e della gestione dei servizi collettivi, garantendo il coinvolgimento dei cittadini e della società civile. In questi anni – ha proseguito – l’Umbria è stata capace di mettere in campo politiche per il territorio e le città di grande livello. Ora abbiamo fatto un passo in avanti cogliendo le opportunità e le sfide della programmazione comunitaria 2014-2020”.
“In Umbria abbiamo fatto un lavoro di coprogettazione con le cinque città individuate dall’Agenda urbana, che sono – ha ricordato – i due capoluoghi Perugia e Terni, Spoleto, Foligno e Città di Castello, le città più popolose della regione, con un investimento importante: circa 36 milioni di euro fra fondi Fesr e Fse, per lo sviluppo integrato e l’inclusione sociale delle aree urbane. Una parte di queste risorse sarà cofinanziata dai Comuni nel loro ruolo di autorità urbane ”.
“Oltre la metà delle risorse dell’Agenda urbana – ha aggiunto il vice prresidente della giunta regionale – sono destinate a mobilità e agenda digitale, i temi che oggi abbiamo messo al centro di questo seminario, perché sono priorità su cui abbiamo voluto scommettere per il nostro territorio e perché sono i temi chiave per costruire città più attrattive, più intelligenti, città europee. In concreto, con meno auto, più facili da percorrere a piedi o in bicicletta, con più servizi digitali, ma anche più inclusive per tutti, pure per i segmenti di popolazione più fragile”.
I lavori sono stati aperti dall’intervento del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che ha sottolineato come a Terni, con la firma la scorsa settimana dell’accordo di collaborazione con la Regione, per la prima tranche di finanziamenti, l’Agenda urbana “Terni Smart city”, la prima ad essere approvata, si stia iniziando già a concretizzare per attuare un programma di sviluppo integrato sostenibile volto al benessere dei cittadini.
A coordinare il seminario sulle strategie per la mobilità sostenibile e l’agenda digitale dell’Agenda urbana, il direttore regionale e autorità di gestione dei Programmi operativi Fesr e Fse dell’Umbria, Lucio Caporizzi che, tra l’altro, ha fatto il punto sullo stato di attuazione dell’Agenda urbana dell’Umbria. Sono stati approvati due programmi, quelli di Terni e di Spoleto – ha detto – e, nel caso di Terni, sono già stati sottoscritti gli accordi amministrativi per l’attuazione degli interventi; per Spoleto la firma è prevista domani. Per le altre tre città (Perugia, Foligno e Città di Castello) il lavoro sta proseguendo, con l’obiettivo di portare all’approvazione i programmi entro l’anno.