Ci sono elementi positivi e negativi per discutere del piano di rilancio del Marchio Sangemini Amerino presentato in queste ore dalla direzione della società Acque Minerali Italiane. L’Ami, ha fatto conoscere infatti la propria strategia in maniera ufficiale con una nota che è stata portata ora a conoscenza dei lavoratori e che sarà la base della discussione al Mi.S.E. nei prossimi giorni.
Intanto tra gli aspetti negativi c’è la notizia che il piano prevede una riduzione, in cinque anni, di ben settantasei dipendenti (in tutto i lavoratori superano le trecentocinquanta unità). Il sacrificio è addolcito dalla promessa di un corposo investimento sulle linee di produzione di sette milioni di euro, che sarà però distribuito su tre stabilimenti del gruppo. Previsto un incentivo all’esodo volontario e per questo saranno messi a disposizione fondi per oltre tre milioni di euro. La nota poi fa una disamina delle situazione economica attuale e soprattutto l’azienda spera che vi sia una ripresa economica nazionale, che annulli quel meno 70% di vendite nell’ultimo periodo.
Comunque la previsione di rilancio è spalmata sui prossimi cinque anni, quelli necessari perché la produzione riprenda i livelli pre-crisi.
Il programma di rilancio si basa sul mantenimento delle autorizzazioni regionali all’emungimento delle acque.