E’ morto oggi a Latina, lo scrittore Antonio Pennacchi. Aveva 71 anni.
E’ sempre stato appassionato di politica e ha militato dapprima nel Movimento Sociale Italia quindi nel Partito Comunista Marxista-leninista.
E’ stato iscritto al Partito Socialista Italiano, alla CGIL e alla UIL. Polemista di razza, ha ingaggiato battaglie epiche in numerosi Talk Show.
Lo scorso gennaio scrisse una lettera alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni affinché aderisse al governo di unità nazionale.
“Cara Giorgia – scrisse Pennacchi – ti prego: dite di sì all’unità nazionale. Dopo la seconda guerra mondiale e quella di liberazione, le forze socialcomuniste e cattoliche – da sempre acremente divise – seppero trovare quel minimo di concordia necessario a costruire assieme l’unità del popolo, una costituzione democratica repubblicana e il conseguente miracolo economico degli anni cinquanta e sessanta che portò l’Italia ad essere, dal Paese povero e sottosviluppato che era prima, la quinta o sesta potenza economica mondiale. È quindi ora di costruire una Nuova Italia, Giorgia, che non porti soltanto la nazione fuori dal Covid e dalla crisi economica, ma che riscopra la sua unità di fondo – se mai c’è stata – riscrivendo eventualmente anche le regole dello stare assieme ed un nuovo patto unitario, che riconosca a tutti i concorrenti la piena legittimità e buona fede del proprio agire, pur nella diversità delle opinioni. Basta coi nemici usque ad mortem”.
Nel 1983, durante un periodo di cassa integrazione, si è laureato in Lettere e filosofia per abbracciare poi la carriera di scrittore.
Il debutto nel 1995 con “Mammut”, seguito da “Palude”. Storia d’ amore, di spettri e di trapianti.
Nel 2003 ha pubblicato “Il fasciocomunista”. Vita scriteriata di Accio Benassi, romanzo autobiografico da cui nel 2007 è stato tratto il film “Mio fratello è figlio unico”, diretto da Daniele Luchetti, con Elio Germano e Riccardo Scamarcio.
Nel 2010 è uscito “Canale Mussolini”, finalista al Premio Campiello e vincitore dello Strega.
Ha firmato poi “Storia di Karel” (2013), “Camerata Neandertal”, “Libri, fantasmi e funerali vari” (2014), “Canale Mussolini. Parte seconda” (2015), “Il delitto di Agora” (2018), rivisitazione del thriller “Una nuvola rossa” pubblicato nel 1998, e “La strada del mare” (2020).