foto di copertina da itacanotizie.it
È finita con una sconfitta, con i giocatori contestati dal Liberati e con De Canio esonerato dopo un conciliabolo durato un’ora tra il presidente Ranucci, il ds, Leone e il patron Bandecchi al telefono.
È finita così l’era De Canio durata poco meno di un anno con un bilancio scarno, insufficiente: una retrocessione dalla B e un girone di andata ed una giornata del ritorno del corrente campionato con una media punti di 1,58.
Pochi, troppo pochi per una squadra costruita con delle risorse economiche esagerate per i risultati conseguiti, da tutti data per favorita e che, invece, ha deluso completamente le aspettative dei suoi tifosi.
Non sono di certo mancate le attenuanti: gli impegni ravvicinati, gli infortuni che hanno colpito gli elementi che dovevano essere il perno essenziale della squadra, ma non si può negare che i punti conquistati siano pochi, che il gioco espresso ha lasciato a desiderare salvo rarissime eccezioni, che la condizione fisica della squadra non appare ottimale e che alcune scelte si sono rivelate controproducenti come quella ad esempio di aver accantonato troppo presto Callegari, l’aver ignorato un giocatore di gamba come Giraudo, un attaccante come Butic, e il non aver insistito sulla soluzione tattica adeguata per lo schieramento contemporaneo di Vantaggiato e Marilungo che in categoria sono un lusso.
E poi in alcune partite la gestione dei cambi ha lasciato perplessi compresa quella di ieri: togliere due elementi come Frediani e Bifulco, gli unici in grado di dare brillantezza e velocità all’azione offensiva anche se in zona gol devono dare e fare molto di più, affidandosi a Salzano e a Rivas, reduci da importanti infortuni e rientrati in gruppo solo in settimana, non è stata una scelta felice. Tutt’altro!
E poi il clima pesante che si era creato intorno a De Canio, dopo la contestazione della vigilia di Natale e dopo l’esonero del presidente Ranucci, la cui valutazione nel dopo Ravenna, altra prestazione sciagurata, si è rivelata alla resa dei conti giusta e l’unica percorribile.
Si è preferito andare avanti per la decisione di Bandecchi e di Leone, purtroppo non è bastato solo il ds, concedendo fiducia al tecnico, ma l’ambiente ormai gli era ostile, la fiducia dei tifosi e di parte della società, e forse anche di qualche giocatore, era venuta meno e la risultante è quella di aver perso tempo prezioso gettando al vento 20 giorni di lavoro che potevano essere importanti.
Non esenti da colpe i giocatori: sul banco dei responsabili per le prestazioni come quella di ieri ci devono essere anche loro.
Ora non hanno più coperture, devono dare il massimo, dentro e, soprattutto fuori dal campo, e onorare gli impegni presi come li rispetta la società che avrà anche le sue colpe, tra cui quelle di aver dato seguito a tutte le richieste dell’ormai ex tecnico, ma puntualmente onora le scadenze. La squadra, nel suo complesso, rispetto alle avversarie cammina e non corre come dovrebbe e sarà il caso che i giocatori diano il doppio di quello che hanno dato finora.
Insomma, l’esonero dopo la seconda sconfitta casalinga con il Fano era inevitabile anche perchè se il nuovo tecnico, Calori, volesse correggere qualcosa nella rosa ci sono, a differenza della scorsa stagione, ancora i tempi per poterlo fare anche se non sarà facile per la ritrosia di coloro che sono in lista di cambiare aria. Per far posto a Paghera momentaneamente è stato messo out Vives, ma chi accetterebbe di far posto ad eventuali altri over che Calori volesse portare a Terni?
Per gli under di posti ce ne sono in abbondanza, ma trovarli per gli over diventa complicato.
Oggi si apre l’era Calori, un tecnico che ha come modulo di riferimento il 3-5-2 e che dovrà valutare se gli elementi della rosa hanno le caratteristiche giuste per il suo modo di fare calcio o se sarà lui a doversi adeguare. Certo se dovesse optare per il 3-5-2 ( troppi gli esterni in rosa, ndr ) qualche correttivo in rosa si dovrebbe apportare come ad esempio dotarsi di un difensore veloce, di un centrocampista in grado di organizzare il gioco visto che Paghera ci si adatta ma non è la soluzione ideale.
Certo, compito non facile quello di Alessandro Calori, ma a volte spezzare l’inerzia di una situazione ormai incancrenita potrebbe essere il toccasana per la squadra e per la Ternana. Non resta che augurare un buon lavoro e un sincero in bocca al lupo al nuovo tecnico rossoverde.
qui sotto link per la sintesi di Ternana – Fano da eleven sports
https://elevensports.it/play?titolo=Ternana%09–Fano-0-1%2C-21%5EGiornata-Girone-B&id=35598&ct=9&cat=106