“Il respiro del vento” è uno dei 22 Preludi scritti da Arturo Stàlteri ed inseriti nel CD “Preludes”, che lo stesso Stàlteri eseguirà a Terni domenica 28 gennaio a Terni alle ore 17.30 all’Auditorium Gazzoli
Ma Stàlteri, ospite di Araba Fenice , non è solo uno dei pianisti e compositori più conosciuti nel campo della musica contemporanea, egli è anche molto conosciuto per essere uno dei conduttori radiofonici più apprezzati di Rai Radio 3 classica.
Stàlteri possiede una cultura musicale molto vasta e profonda che lo ha avvicinato, nel corso della sua già lunga carriera artistica, a grandi nomi non solo della musica, ma anche al mondo del cinema. Ricordiamo solo per fare qualche esempio tra le sue innumerevoli collaborazioni artisti, musicisti, attori, registi italiani molto famosi quali: Carlo Verdone, Franco Battiato, Rino Gaetano, Fabio Liberatori, Arlo Bigazzi, Daniele Valmaggi.
A Terni eseguirà i suoi “Preludi”, denominati così, perché come racconta l’autore, prendono spunto dalle opere di due grandi compositori e pianisti del passato che hanno dato un’impronta indimenticabile nella storia della musica dell’ottocento e stiamo parlando di Chopin e l’altro del novecento, ovvero Debussy. Una serie di composizioni che Stàlteri costruisce e amalgama nel pieno della sua piena maturità artistica e compositiva.
Neo romantico e post minimalista, così di autodefinisce Stàlteri, che nel disco “Preludes”, si allaccia alla tradizione classica, per poi inoltrarsi nelle accattivanti, morbide, melodie della musica del nostro tempo. E’ proprio per l’estrema libertà e la sinteticità che questa forma concede al compositore, che Arturo Stàlteri ha scelto il preludio come forma musicale attorno a cui costruire il repertorio di questa penultima produzione discografica. Penultima perché è da poco uscito un altro CD dal titolo “Low & Loud” per l’ etichetta Felmay.
Ricordiamo che Arturo Stàlteri ha scritto e pubblicato molti dischi: con Fabio Liberatori, “Empire Tracks”, poi “Circles”, dedicato interamente alla musica di Philip Glass, “CoolAugustMoon”, per pianoforte e piccola orchestra, dedicato alla musica di Brian Eno; “The Asimov Assembly”, da cui è tratto Il brano “My Son the Phisicist”, inserito nella colonna sonora del film “L’Amore è Eterno finché dura” di Carlo Verdone.