Non c’è nessun diritto alle bufale: l’ avvocato Gabriele Minniti, legale, insieme al collega Andrea Pietrolucci, spiega in questo modo la decisione di presentare opposizione all’ archiviazione del ‘ re delle bufale’ , il 38enne ternano Ermes Maiolica (Leonardo Piastrella) denunciato per diffamazione aggravata da Fedez e J-Ax di cui aveva annunciato l’ arresto (falso) per cocaina nel 2017.
“La pubblicazione di notizie false e denigratorie non è mai legittima”, asseriscono i legali dei due rapper. Tanto che Fedez e J.Ax si videro costretti a chiamare l’ANSA per smentire la falsa notizia. Era l’8 aprile 2017.
La pm milanese Isabella Samek Lodovici invece ha chiesto l’archiviazione dell’ inchiesta, sulla base dell’ articolo 51 del codice penale che impedisce di punire chi esercita un diritto.
Nel caso specifico, Ermes Maiolica avrebbe agito nel contesto della “disinformazione che spesso caratterizza l’ ambito delle notizie dedicate al cosiddetto gossip, con la spettacolarizzazione del pettegolezzo L’indagato, per dipiù – scrive ancora la PM – è noto come il re della bufala sociale italiana ed è già autore di numerose fake news”.
Di tutt’ altro avviso la difesa di Fedez. “Non condividiamo assolutamente l’ interpretazione della Procura – spiega l’ avvocato Minniti – in quanto dalla richiesta di archiviazione sembrerebbe emergere una sorta di diritto alle fake news nei confronti dei personaggi famosi e questo è inaccettabile”.
Il legale ha inoltre sottolineato che “si tratta di una vicenda particolare, in quanto l’ autore aveva creato un sito ad hoc che imitava il nome di una nota testata (Rollingstones.live, ndr) portando la gente seriamente a ritenere che si trattasse di una notizia vera. Non esiste un diritto alla disinformazione e questo è un principio che non deve assolutamente passare, a tutela di tutti di cittadini, quelli famosi e quelli meno famosi”.