Tutti ad attendere Pohesci per la conferenza stampa e con sorpresa arriva, invece, il presidente, Stefano Ranucci, ed il capitano, Marino Defendi.
Il massimo esponente della società cerca di stemperare i toni e la tensione esistente alla vigilia di quella che viene considerata come un quasi derby.
“Ho letto che c’è tanta enfasi intorno alla partita di domani e noi dobbiamo affrontarla col giusto agonismo, ma senza dimenticare che è solo una partita di calcio. I nostri tifosi – continua Ranucci – sono i numeri uno sia in fatto di tifo sia sportivamente parlando. Domani, per la prima volta riceveremo un numero importante di ospiti ( 965 ,ndr ), ed è una prima prova in termini organizzativi: sono certo che tutto andrà benissimo. Saremo tutti a fare grande tifo, come sempre fino ad ora, ma rimanendo nei limiti consentiti del comportamento. Questo invito è nato soprattutto dalla volontà della squadra. Rendere la trasferta libera è perché c’è tanta fiducia nei nostri confronti e nei confronti dei nostri tifosi: è un esame, ma come tutto quello che facciamo”.
E dopo il presidente ha preso la parola capitan Defendi.
“Sappiamo quanto sia importante questa partita e che è molto sentita, ma sappiamo anche che i nostri tifosi sono leali e che pensano solo ad incitare la nostra squadra. Per noi è una partita importante a prescindere dal clima, e cercheremo di affrontarla al meglio, e sappiamo che la nostra gente ci inciterà e non darà peso ad episodi che potrebbero rovinare tutto”.
A concludere l’improvvisato siparietto ci ha pensato il presidente Ranucci con una azzeccatissima frase: “Le vere Fere le vogliamo in campo; affrontiamo la partita in maniera leale anche sugli spalti”.
E come dargli torto!