Il Covid arretra in Umbria. Lo testimoniano anche i dati odierni. Sono stati soltanto 889 i nuovi casi accertati.
Gli attualmente positivi sono scesi a 11.083 mentre i ricoverati negli ospedali sono 222. Di questi, 6 sono ricoverati nelle terapie intensive.
Gli umbri costretti all’isolamento sono 10.861. Si tratta di dati tutti in diminuzione.
Nessuna vittima negli ultimi giorni. Dall’inizio della pandemia le vittime per covid sono state 1.836 in Umbria
La curva epidemica – informa l’assessorato alla sanità – come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria, mostra un trend in diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 03 maggio è pari a 784.
L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni è in diminuzione attestandosi ad un valore di 0,91.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in diminuzione in tutte le classi d’età, l’incidenza più elevata è riscontrata nella classe d’età 06-10 anni, quella più bassa è registrata nella classe d’età 19-24 anni.
Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza inferiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti, la più elevata è riscontrata nel Distretto Alto Tevere ed è pari a 960 casi per 100.000 abitanti.
Rispetto alla settimana precedente si osserva una stabilità nell’impegno ospedaliero regionale (al 03 maggio 225 ricoveri di cui 7 in terapia intensiva), mentre nella settimana dal 25 aprile al primo maggio si registrano 3 decessi.
A comunicare i dati elaborati dal Nucleo epidemiologico regionale, è l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.
L’assessore evidenziando come al momento la situazione in Umbria sia decisamente sotto controllo, rinnova l’invito ai cittadini alla prudenza.
“Non dobbiamo dimenticare – afferma – che il virus continua a circolare e non è stato debellato. La bella stagione sicuramente permetterà un miglioramento della situazione anche perché la socialità avverrà prevalentemente all’aperto. Ad ogni modo, per una migliore protezione di noi stessi e degli altri, anche se ormai la mascherina non è obbligatoria, continua a rappresentare un valido dispositivo di protezione nei luoghi al chiuso o sovraffollati”.