La stagione della Narnese è stata esaltante ed essere eliminati nella semifinale di playoff ci poteva pure stare ma l’esserlo per un rigore inesistente, ha lasciato l’amaro in bocca. Ilaria Possanzini, arbitro di Foligno, ha decretato con grande magnanimità, al 96’ la massima punizione all’Ellera, che non aveva certo bisogno di aiuti del genere per dimostrare la propria forza, avendo già vinto in stagione a Narni. Però il rigore, davvero sognato, ha segnato un campionato che Marco Sabatini, il mister, ha portato alla fine con grande competenza e dignità, nonostante i problemi, nonostante il covid, anzi avendo fatto vedere, in una parte della stagione, di non essere per niente inferiore all’Orvietana, la vincitrice del torneo. Ma questo è il bello ( o il brutto) del calcio: l’arbitro decide in maniera inappellabile. Ora soltanto i complottisti per natura potranno pensare che Arbitri, Lega, Federazione abbiano avuto come obiettivo quello di abbattere la Narnese, e ad una sciocchezza del genere non si deve porre orecchio. Però l’errore c’è stato ed è costato caro alla società rossoblù; l’errore vero è stato quello del designatore, che aveva visto una certa “incompatibilità” tra Ilaria Possanzini e la Narnese, dal momento che c’erano state altre situazioni penalizzanti; insomma all’arbitro folignate la Narnese non era simpatica. Per gare di minore importanza erano stati scelti arbitri di diverse regioni: per eliminare ogni discussione, si poteva continuare su questa linea. Per tutti, l’amarezza la racconta Paolo Garofoli, presidente appassionato, che, dopo aver elogiato i suoi, la piglia sul sarcastico: “Ilaria Possanzini sarà promossa il prossimo anno ed andrà in Serie D? Ah, noi siamo i più contenti di tutti almeno non la vedremo più a dirigere la nostra squadra”. E sempre rivolta all’arbitro folignate: “La nostra passione per la Narnese rimarrà a prescindere da un’Ilaria Possanzini qualsiasi”.
Comunque, va in archivio una bella stagione, che per metà ha davvero fatto sognare i tifosi, che vedevano la loro squadra tenere testa a tutte le corazzate (presunte) del campionato: la flessione dell’inizio del girone di ritorno è frutto di tante cose ma per gli esperti era inevitabile, dopo aver dato il 110 % per tante gare. Qualche episodio sfortunato, e tra quelli anche l’aver incontrato troppo spesso arbitri che, insomma, non l’hanno aiutata, ed alla fine uno splendido terzo posto, dal quale ripartire per il prossimo anno quando si scenderà su un campo in sintetico, la novità assoluta del prossimo campionato. La squadra, mister e giocatori, si è trovata per l’ultima volta ieri pomeriggio, per una sgambatura al Sant’Anna: era solo per salutarsi, per ricordare insieme gioie e dolori di un anno che non dimenticheranno facilmente.