“Siamo preoccupati per i ternani che potrebbero essere costretti ad accollarsi un altro dissesto”.
È il grido d’allarme, in verità l’ennesimo, dei gruppi consigliari di minoranza Pd, Cinque Stelle, Senso Civico e Terni Immagina a Palazzo Spada, che questa mattina hanno convocato una conferenza stampa per illustrare la situazione finanziaria del Comune.
“Quando nel 2018 ci siamo candidati per governare la città, ha ricordato Luca Simonetti del M5S, le varie forze politiche sapevano benissimo il quadro dei bilanci del Comune. Era chiaro che ci fosse una massa debitoria importante a cui far seguito con le proprie politiche. Ad oggi sappiamo che la ricetta politica del centrodestra è stata completamente fallimentare. Avevano un imperativo categorico a inizio legislatura e oggi con questi 12 milioni di euro più altri 10 si va a creare una grande nube per un possibile dissesto”.
Nel 2017 Unicredit (tesoriere dell’ente) ha concesso un’anticipazione di tesoreria, una sorta di scoperto di conto corrente, che andava restituito.
La sentenza della Corte dei conti dell’Umbria, infatti, ha dato ragione ad Unicredit per cui il Comune deve restituire quasi 14 milioni di euro che non sono stati inseriti nel bilancio ordinario. Ma ci sono anche 10 milioni di euro di debito nei confronti di imprese che non hanno accettato la transazione con Osl.
“La situazione è grave e dipende da questa amministrazione, non dipende da quelli di prima, ha affermato Alessandro Gentiletti di Senso Civico, rischia di pesare di nuovo sulle spalle dei ternani che già stanno pagando tanto perché in base alla Taric, in base alle multe questa amministrazione ha fatto cassa e ha messo le mani nelle tasche dei ternani. Noi dobbiamo evitare che la situazione tra un anno sia peggiore di quella che abbiamo trovato.”
“La cosa che interessa di più, ha detto Paolo Angeletti di Terni Immagina, non è tanto vedere quali sono stati gli errori del passato, preoccupa il futuro cioè che succederà adesso? Speriamo bene perché mi sembra che la situazione, da come impiantata, può creare parecchi problemi seri a questa amministrazione. Io faccio tutti gli auguri perché l’amministrazione finisca alla fine della sua consiliatura, però questo è un ostacolo grosso.”
“L’anticipo di tesoreria non è roba del dissesto vecchio, di quelli di prima, rincara la dose Tiziana De Angelis del Pd, ma è roba di questi di adesso, di chi governa in questo momento la città. L’assessore al bilancio Masselli relativamente alle nostre richieste, alla nostra voglia di fare una discussione costruttiva ripeteva ‘ragazzi noi abbiamo i pareri di tutti’ e noi continuavamo ama dire sono solo pareri, deve arrivare ancora la sentenza. Sui pareri si è costruito un buco di circa 13 milioni di euro, questa è la realtà. È la solita politica del gambero, un circolo virtuoso in cui si dice una cosa e si ritorna indietro. Si pensa ad una norma ad hoc, ad un ricorso, l’assessore Masselli auspica il ‘Salva-Terni”. Ma nell’attesa che facciamo? C’è una gran confusione. E la domanda che cercherò di fare all’assessore Masselli: ma quei 13 milioni di euro nel 2018 cosa ci si è fatto? I cittadini hanno bisogno di trasparenza anche perché c’è stata una campagna elettorale, guarda caso.”
“Questa maggioranza, è stato detto, ha vinto sulle disgrazie della città” e le opposizioni temono che il ricorso dell’Ente alla decisione della Corte dei Conti nasconda il tentativo arrivare alle prossime elezioni e scaricarla su chi andrà a governare.
Da qui la proposta di un consiglio comunale straordinario affinché si possa trovare una soluzione, un confronto aperto per evitare gravi conseguenze.