Il consiglio comunale di Terni ha dato ieri sera il suo voto favorevole alla variante del PRG che consente la realizzazione del nuovo stadio Liberati e di altre strutture, la realizzazione del centro sportivo Ternanello e quella della clinica privata.
La delibera è stata approvata con 19 voti a favore 6 astensioni. Nessun voto contrario.
Ora la discussione si sposta a Perugia dove inizierà mercoledì 6 luglio la conferenza dei servizi decisoria.
“Con delibera del consiglio comunale del 13 marzo 2021 lo stesso consiglio ha dichiarato il pubblico interesse dello studio di fattibilità presentato dalla Ternana calcio per la riqualificazione, valorizzazione e gestione in condizioni di equilibrio economico-finanziario dello stadio Liberati. A seguito della dichiarazione di pubblico interesse la Ternana si è adoperata per produrre il progetto definitivo che ha consegnato al comune di Terni l’8 febbraio 2022. Il comune di Terni – ha ricordato all’aula la vice sindaco Benedetta Salvati – ha trasmesso la documentazione alla regione dell’Umbria e la regione il 14 giugno scorso ha trasmesso al comune una nota in cui indiceva e convocava la conferenza dei servizi decisoria. Con la delibera che andiamo ad approvare oggi approviamo la delega ad esprimere il parere dal parte del RUP incaricato del comune di Terni in conferenza dei servizi anche relativamente alla variante urbanistica presente all’interno dello studio di fattibilità e poi presentata dalla Ternana calcio nel progetto definitivo.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico dell’opera pubblica di riqualificazione e la valorizzazione attraverso la demolizione, ricostruzione e gestione dello stadio Liberati la variante interessa due aree che sono quella relativa alla città dello sport e quella relativa al famoso Ternanello.
Per quanto riguarda la variante dell’area della città dello sport – ha sottolineato la Salvati – prevede la possibilità di localizzazione nell’area zona cimitero di parcheggi standard CONI afferenti all’impianto sportivo dello stadio. Un incremento ai fini dell’equilibrio economico-finanziario delle superfici commerciali , già previste nella città dello sport, fino a ulteriori 5 mila 700 mq di superficie di vendita fermo restando il limite massimo di 2 mila 500 mq di superficie di vendita per ogni singola struttura mantenendo le stesse destinazioni d’uso già previste dalle norme tecniche. La realizzazione del museo della Ternana come servizio afferente all’impianto sportivo per una superficie massima di 750 mq.
Per quanto riguarda invece l’area del Ternanello , la variante per la parte strutturale consiste nelle seguenti trasformazioni : da zona di città dello sport e zona di completamento urbano residenziale a servizi generali e verde pubblico.
La variante per la parte operativa consiste invece nelle seguenti trasformazioni: da verde urbano e da nucleo di ristrutturazione urbanistica a zona di attrezzature sanitarie e assistenziali dal momento che, come sapete, l’equilibrio economico finanziario è garantito con questo progetto attraverso l’attivazione di zone commerciali e attraverso la realizzazione di una clinica privata con posti in convenzione”.
Questa l’illustrazione che ha fatto all’aula la vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici del comune di Terni, Benedetta Salvati
L’aula , come scritto sopra, ha dato il proprio assenso con 19 voti a favore e 6 astenuti. Nessun voto contrario. Con qualche distinguo sì, come quello del consigliere Alessandro Gentiletti: “la variante approvata oggi dalla maggioranza in consiglio comunale – ha affermato Gentiletti – non garantisce in alcun modo la realizzazione del nuovo stadio. La sostenibilità finanziaria del progetto si regge su altro, a partire dalla clinica. E’ stato confermato in consiglio anche dalla vice sindaca in persona. Nessuna rassicurazione è stata data su questo fronte. L’unica cosa che è stata ottenuta oggi dalla città sono ulteriori 5 mila 700 mq di area commerciale , in una zona dove già ne sono previsti altrettanti, approvati dalla maggioranza nonostante da tempo le associazioni di categoria propongano altre soluzioni, senza essere ascoltate. Con Senso Civico e Partito Democratico abbiamo presentato un emendamento che prevedeva che quell’area fosse destinata a servizi. La proposta avrebbe assicurato sostenibilità al progetto e rispetto per il cuore produttivo del territorio, ma è stata bocciata. La vigliaccheria politica di questa maggioranza – ha concluso Gentiletti – è sempre più senza misura”.