Panchina affollata, ieri pomeriggio, all’Antistadio Taddei. vi hanno preso posto il ds, Luca Evangelisti, il team manager rossoverde, Emilio Miele, Maurizio Caccavale, ed un ospite di riguardo, Federico Balzaretti, arrivato a Terni per vedere Bordin allenarsi.
E davanti ai loro occhi Sandro Pochesci a proporre le sue esercitazioni e la sua messa a punto del 4–3-1-2, modulo che dovrebbe trovare applicazione domani pomeriggio, sabato, contro il 3-5-2 d Andrea Camplone, tecnico del Cesena.
Sulla base di quello che ha provato il tecnico rossoverde la formazione dietro dovrebbe essere quella ovvero Valjent, Gasparetto, Marino, Favalli, mentre il primo dubbio emerge a centrocampo dove, accanto a Paolucci e Defendi, sono in ballottaggio per una maglia Angiulli e Varone, che ha deluso il tecnico a Salerno per il modo in cui è entrato in campo nella ripresa. Altro dubbio sul nome del trequartista. Tiscione, uscito dal campo con un affaticamento muscolare, o Tremolada a sostegno del duo di attacco Albadoro-Finotto?
L’allenamento di rifinitura di questo pomeriggio potrà fornire altre indicazioni ed altre delucidazioni sulla intenzioni di Pochesci.
Prima del ritorno negli spogliatoi il tecnico rossoverde ha fatto svolgere delle esercitazioni; cross dalla destra e dalla sinistra per far concludere gli attaccanti ed, in chiusura, tiri in porta dal limite da diverse posizione ed in diversi modi.
Prima di scendere in campo, oggi pomeriggio, per la rifinitura la squadra potrebbe avere un incontro con il patron, Stefano Bandecchi, che dovrebbe arrivare a Terni per esprimere il proprio ringraziamento e la propria soddisfazione per come la squadra e lo staff tecnico stanno lavorando.
Da segnalare che ieri è uscito il calendario degli anticipi e posticipi per la sesta e settima giornata di andata e non vi figura alcun appuntamento che riguardi la Ternana.
Intanto allo stadio nel pomeriggio di ieri non si è fatto altro che parlare del comunicato dei tifosi della Curva Nord e della tifoseria organizzata del Perugia che in un comunicato, diffuso nella giornata di ieri, esprimono la volontà di non assistere al derby che si giocherà al Liberati ( https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/provocazione-da-perugiail-disprezzo-per-terni-e-la-sua-gente-piu-forte-che-mai-421984 ) e di cui abbiamo parlato nel giornale di ieri.
A tale provocazione e a tale tentativo di esacerbare ancor più gli animi in vista del derby con una frase deprecabile ” disprezzo per Terni e la sua gente è più forte che mai ” da cui dovrebbero prendere le distanze anche chi in Perugia e in regione ricopre incarichi istituzionali risponde il Club RoccaRossoverde con il seguente comunicato che vi proponiamo integralmente:
«Siamo sinceramente stupiti dal farneticante comunicato di una frangia della tifoseria perugina. Come club non vogliamo entrare nel merito di questioni ultras ma non possiamo non ricordare come loro siano stati fra i primi ad accettare le regole di quel calcio moderno che adesso contestano. Il fatto che non parteciperanno alla trasferta di Terni anch’esso non è una novità assoluta. Abbiamo in archivio foto di derby giocati a Terni dove la rappresentanza perugina non arrivava a cento unita. La squadra di calcio, abbiamo sempre sostenuto, rappresenta la città, i suoi simboli ed i suoi colori ed infatti la Ternana scenderà in campo con le sue uniche maglie rossoverdi, con il suo stemma recante il proprio fiero drago e la partita sarà presentata da tutti i siti come Ternana-Perugia. Diverso è il discorso che vale per la proprietà delle stesse società, esse sono società private con completa autonomia dai tifosi e dalla politica. Mi meraviglio che i tifosi perugini si scandalizzino dell’accostamento Unicusano a Ternana quando ad oggi metà curva ospiti del Curi è chiusa per far notare lo sponsor che campeggia sui gradoni. Se c’è una tifoseria che, suo malgrado, si deve vergognare delle società che hanno gestito la propria squadra calcio questa è proprio il Perugia. Protagonisti del calcio scommesse e protagonisti, grazie a Gaucci, del calcio abbinato ai rotocalchi ed alle cronache giudiziarie. Protagonisti poi del calcio ‘internazionale’ schierando in rosa il figlio di un dittatore come Gheddafi. Insomma ce n’è abbastanza per vergognarsi e non guardare a casa d’altri. Vorremmo spendere anche una parola per ricordare che il vero derby si dovrebbe giocare tra due soggetti che abbiano delle affinità storiche o culturali. Noi siamo umbri e voi etruschi, quindi umbri per caso. Noi abbiamo una popolazione di estrazione operaia e ne andiamo fieri, voi avete un’estrazione contadina ma invece di andarne fieri avete pensato bene di riconvertirvi in un paese di impiegati grazie ad una stortura politica che prevede una regione piccola come l’Umbria e permette al capoluogo di provincia di mantenersi grazie al lavoro svolto dal resto degli abitanti della regione. Per noi il calcio e lo sport in generale debbono essere uno strumento per accomunare e non dividere e soprattutto deve servire per far star bene le persone e non per generare rivoluzioni. Le rivoluzioni si fanno per cose più serie e casomai decidessimo di farle sarete i primi ad essere informati».