Di Chiara Furiani
L’Umbria Jazz ternana è partita in grande stile, con i club, Piazza Tacito e Via Cavour – ben nove location diverse – che già dal tardo pomeriggio hanno ospitato musica, per poi replicare con gli stessi artisti in un secondo set serale.
Al via anche i concerti dell’anfiteatro.
Il compito di dare il la agli appuntamenti più attesi di questa mini kermesse è stato affidato a J.P. Bimeni.
Un vero soul man d’altri tempi, che con piglio sicuro e una vocalità vintage, ma più che convincente ha coadiuvato il nutrito ensemble dei Black Belts proponendo un repertorio di brani originali e cover d’antan – memorabile la sua versione di “Keep on running” dello Spencer Davis Group.
Nulla di nuovo sotto il sole, evidentissimi i riferimenti all’epoca d’oro della black music e ai grandi del passato – specie Otis Redding – ma nel complesso Bimani convince e diverte.
Nonostante la pioggia, il pubblico ternano ha risposto già con sufficiente entusiasmo in questa prima serata del festival.
Viste le infauste previsioni meteo, l’anfiteatro non ha fatto l’en plein, ma i club hanno avuto maggiore risposta di pubblico.
Specie L’Ecurie in Via del Tribunale, dove la pianista cantante tedesca Olivia Trummer ha incantato col suo trio.
Una vera “sophisticated lady”, superlativa sia al pianoforte che alla voce, padrona del repertorio tradizionale degli standard jazz, ma capace anche di amplissimi sprazzi di modernità.
Si continua stasera all’anfiteatro con Mario Biondi e il suo Romantic Tour – già sold out – e di nuovo tanta musica nei club e all’aperto.