Un duomo gremito di fedeli, questa mattina a Terni, per assistere alla prima celebrazione in onore di San Valentino, il Pontificale del vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Francesco Antonio Soddu. Lo stesso vescovo , martedì 14 febbraio, alle ore 11, celebrerà la messa solenne nella basilica di San Valentino.
L’urna con le reliquie del santo era stata portata in cattedrale ieri sera e questa mattina al termine della celebrazione eucaristica, in processione, è stata riportata in basilica. Molte le autorità presenti a cominciare dal presidente della regione Umbria Donatella Tesei, la presidente della provincia di Terni Laura Pernazza, il sindaco di Terni Leonardo latini e il Prefetto di Terni Giovanni Bruno. In duomo anche una delegazione della direzione di AST capeggiata dal presidente Giovanni Arvedi.
Nella sua omelia il vescovo Soddu ha espresso “solidarietà a quanti vivono l’incertezza del domani a causa della inattività o la perdita del lavoro”. “La nostra doverosa attenzione al nostro territorio – ha aggiunto il vescovo – non allontani mai il nostro cuore dalle afflizioni di quanti soffrono in questo momento a causa della guerra, del terremoto e delle catastrofi naturali”. “Carissimi fratelli e sorelle – ha aggiunto – San Valentino, ha saputo mettere la sua vita nelle mani dello Spirito Santo e in tal modo è diventato egli stesso strumento vivo del medesimo Spirito. Ci aiuti perciò con il suo esempio e la sua intercessione. Sia punto di riferimento per i giovani, affinché possano vedere in lui un modello fermo, granitico direi, per l’edificazione di una vita improntata a coerenza, maturità e amore sincero. Sia di sostegno per le famiglie, affinché possano edificarsi con il vicendevole dono della reciproca assistenza, pazienza e anche sopportazione, alimentate sempre dall’evangelico nutrimento dell’amore”.
Durante la celebrazione il sindaco Latini ha acceso la lampada votiva e ha rivolto una preghiera a San Valentino affinché protegga la città e tutti i suoi abitanti.
Il, vescovo, prima di impartire la benedizione, ha voluto ringraziare gli studenti del Liceo Angeloni, indirizzo musicale, che hanno accompagnato strumentalmente il coro della cattedrale “questo applauso che vi è stato rivolto – ha detto – la dice lunga, non deve essere la prima e ultima volta e così ci auguriamo per tutti gli altri istituti della città”.
Trasportata fuori dalla cattedrale l’urna con le reliquie di San Valentino, una lunga lunga processione l’ha accompagnata nel ritorno in basilica.