È stata festa grande per l’aviazione nazionale: cento anni di ricordi, di record, di competenza. E di dimenticanze. A Narni, per esempio, nessuno si è ricordato, tranne quale studioso, che Giulio Valli è stato il primo comandante dell’Accademia aeronautica che ai tempi, cento anni fa, appunto si trovava a Guidonia, alla periferia di Roma. Di più: Giulio Valli, che era un ammiraglio di squadra, fu colui che sperimentò le prime portaerei. Che poi il regime fascista non ne costruì nemmeno una non significa che i suoi studi non furono presi per la realizzazione delle navi giapponesi e britanniche. Proprio per la sua competenza a tutto tondo venne scelto quale comandante della scuola aeronautica. Divenne anche senatore e poi sottocapo di stato maggiore della Marina. E fu anche il padre di Mario, che prendendo la capacità marinara del padre riuscì ad attraversare l’Oceano Pacifico a bordo di un gommone Pirelli.
C’è da sottolineare allora la dimenticanza perché nel centenario, tanto strombazzato, nessuno si è ricordato della figura del Grande narnese, nemmeno il Comune, nemmeno la Cassa di Risparmio, della quale fu anche presidente. Non era difficile ricordarsene perché una grande lapide lo celebra proprio davanti lo stabile della ex Carit.