“La destra in Italia deve decidere se è una destra costituzionale o incostituzionale . Io penso che sia a un bivio, deve decidere da che parte stare”. Lo ha detto questa mattina a Terni Michele De Palma, segretario nazionale della FIOM-Cgil a margine di una iniziativa alla Acciai Speciali.
“Loro – ha aggiunto De Palma – possono essere presidenti del senato, presidenti del consiglio, parlamentari perché ci sono stati l’antifascismo, la Resistenza , la Liberazione e la Costituzione repubblicana. A un certo punto con questa realtà la destra deve fare i conti perché non si può essere di giorno con la mano sul cuore e cantare l’Inno nazionale e poi di notte accarezzare i busti di Mussolini. La storia della nostra Repubblica è stata costruita nelle fabbriche con la lotta di Liberazione, con gli scioperi per poter uscire dal dominio nazi-fascista e poter arrivare alla Repubblica. E per quanto riguarda via Rasella bisognerebbe regalare il libro di Carla Capponi al presidente La Russa. Se leggesse il libro di Carla Capponi o i Sentieri dei nidi di ragno di Italo Calvino, forse il presidente del Senato imparerebbe un po’ di più di quella che è la storia nostra repubblicana”.
Il libro di Carla Capponi cui fa riferimento De Palma è “Con cuore di donna”.
Per quanto riguarda specificatamente Ast, De Palma ha detto: “ad oggi noi non abbiamo un confronto né sul piano industriale, né sull’accordo di programma”. Per quanto riguarda l’accordo di programma De Palma ha ricordato “che il ruolo del sindacato non è vincolante e questo per noi è un errore, in particolare in un contesto in cui ci sono risorse del PNRR”. Per quel che riguarda il piano industriale, “le parole d’ordine – ha detto il leader della Fiom – sono la salvaguardia dell’occupazione, la promozione dell’innovazione sia in termini ambientali che di sicurezza e salute sul posto del lavoro”.
In riferimento al piano nazionale della siderurgia il segretario Fiom ha detto: “ad oggi non c’è e questo è uno dei punti di debolezza non solo della siderurgia ma del paese perché un paese che non ha la siderurgia è un paese che non ha l’industria meccanica e se vogliamo ancora essere un paese industriale c’è bisogno della siderurgia. Corriamo il rischio di non esserlo più e un paese che non ha sovranità industriale non ha sovranità economica e mette a rischio anche la propria democrazia”.
Alla iniziativa di Terni era presente anche il presidente nazionale dell’A.N.P.I. Gianfranco Pagliarulo.