Vive a Montecastrilli, Alessandra Ricci, 35 anni, due figli, in attesa del terzo che nascerà a dicembre. La sua gravidanza, però, è stata giudicata a rischio obesità e per questo Alessandra deve sottoporsi a visite e controlli ulteriori. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Il fatto è che visite e controlli glieli fanno fare anche a 100 Km. di distanza. Un disagio indubbiamente per una donna incinta che non è consigliabile viaggi da sola, un costo economico aggiuntivo, quello della trasferta in una città lontana. A raccontare la storia è proprio Alessandra.
“Dal consultorio di Narni Scalo mi hanno detto che non potevano seguirmi e mi hanno mandato all’ospedale di Terni perché la mia massa grassa era superiore a quella che dovrebbe essere. Dovevo essere seguita da un nutrizionista o da un dietologo”. A Terni confermano che la sua è una gravidanza a rischio obesità e le indicano tutta una serie di accertamenti da fare. Il Cup dell’ospedale le prenota una visita all’ospedale di Orvieto per il 27 settembre. “O la prendi o vai da un privato” le dicono. Alessandra non accetta, ovviamente, troppo in là con la gravidanza il mese di settembre. Le consigliano di andare dal medico di famiglia. Ebbene non ci crederete ma la visita gliela fissano nuovamente per il 27 settembre, questa volta a Gubbio, non Orvieto. Ci sono delle rinunce e alla fine Alessandra riesce a fare questa visita il 14 giugno ma a Gualdo Tadino. “Ho dovuto accettare – dice ancora Alessandra – perché dovevo fare la translucenza nucale che ho dovuto fare a Pantalla perché a Terni non la fanno, a meno che non vai da un privato. Infine sono dovuta andare a Perugia, al Silvestrini per il B-Test”. Quindi, ricapitolando Alessandra è dovuta andare a Pantalla, a Perugia e a Gualdo Tadino!!
Alessandra ha cercato anche di far intervenire il direttore regionale della sanità Massimo D’Angelo “ma non è stato possibile parlarci e non ha risposto alle mie mail”. Considerate che lei dovrebbe tornare a Gualdo Tadino per le visite una volta al mese, anche quando sarà al 7°/8° mese di gravidanza.
Ma vi pare possibile? Poi tutti si stracciano le vesti perché non si fanno più figli. E certo che se i problemi cominciano prima che il bambino nasce diventa tutto ancora più sconfortante. “C’è un disinteresse – dice Alessandra – perché dobbiamo fare tutti questi chilometri quando c’è l’ospedale come punto di riferimento?”
Ha ragione, pienamente. E’ vergognoso quanto le sta accadendo.