“A soli due giorni dalla bocciatura ufficiale del project financing relativo alla ipotetica realizzazione del nuovo ospedale di Terni, risalente al maggio del 2021, apprendiamo dai media, con estremo stupore, che il sindaco della città annuncia con enfasi e soddisfazione che, entro febbraio, partirebbero i lavori per la realizzazione del nuovo nosocomio ternano. Sono bastate dunque due foto ufficiali, qualche sorriso di plastica e un florilegio di dichiarazioni di reciproca soddisfazione, per trasformare il primo incontro ufficiale tra la presidente Tesei e lo stesso Bandecchi in un evento miracoloso: la moltiplicazione degli Its e degli ospedali”. E’ quanto scrivono in una nota gli esponenti del Pd Fabio Paparelli, consigliere regionale, Francesco Filipponi, capogruppo al Comune di Terni, Pierluigi Spinelli e Maria Grazia Proietti, consiglieri comunali.
Fanno riferimento a quanto detto ieri in una conferenza stampa dal sindaco di Terni sulla realizzazione di un nuovo ospedale e un nuovo ITS a Terni.
“Se non fosse per la solita propaganda da prima repubblica ci sarebbe da domandarsi se hanno preso i ternani per sprovveduti – aggiungono Paparelli, Filipponi, Spinelli e Proietti – Qualsiasi amministratore degno di questo nome deve sapere che per realizzare e mettere in funzione il nuovo ospedale di Terni (Dea di secondo livello e con 600 posti letto) serviranno tra i 500 e 600 milioni di euro mentre, al momento, parrebbero (?) disponibili solo i presunti 100 milioni di euro dell’Inail in un contesto in cui l’Umbria è fortemente indebitata ed il governo nazionale pare sordo alle richieste delle Regioni in tema di risorse aggiuntive. Nonostante Bandecchi sia abituato a gestire in maniera disinvolta dichiarazioni roboanti e relative smentite, non sfuggirà ai nostri concittadini che i tempi medi di realizzazione di un nuovo ospedale si aggirano intorno ai 10 anni, nella migliore delle ipotesi, e soprattutto che, prima di posare la prima pietra, mancano all’appello, uno straccio di progetto approvato, risorse per oltre 400 milioni di euro, eventuali varianti al piano regolatore della città ed ancora, a monte l’individuazione della nuova localizzazione, stante l’improponibilità di costruirlo sullo stesso sito del Santa Maria. A noi pare, con tutta evidenza, che manchino dunque le premesse per poter annunciare qualcosa di concreto, ancorché certamente importante e utile e necessario alla città”.
Sulla stessa onda critica il Movimento 5 stelle. In una nota il consigliere regionale Thomas De Luca afferma: “Apprendiamo esterrefatti della soddisfazione espressa nell’incontro tra la presidente Donatella Tesei e il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, di fronte al totale disimpegno economico da parte della Regione Umbria a seguito della bocciatura del project financing per la realizzazione del nuovo ospedale. Ad oggi – aggiunge De Luca – neanche un euro è stato messo per la concretizzazione dell’intervento ma in compenso sono state spese tante chiacchiere, le stesse che per oltre tre anni hanno alimentato la fuffa intorno all’ospedale fatto con i soldi dei privati. Sì perché mentre in tutta l’Umbria gli ospedali sono stati finanziati con i soldi della collettività, per il nosocomio ternano si continua a parlare di soldi del Monopoly. Ad oggi, oltre a non esserci stato alcun riequilibrio territoriale dei posti letto convenzionati, dobbiamo constatare che anche il progetto stadio-clinica è scomparso dai radar. Questo mentre i posti letto per acuti sono stati smantellati dagli ospedali territoriali della USL 2 Umbria. Ai ternani rimane solo di poter vagare nel deserto della sanità pubblica ormai devastata, mentre sono costretti a rivolgersi sempre più spesso alle strutture private e alle cliniche perugine per ricevere le cure a cui avrebbero diritto. I guerrieri di centro dovevano spaccare tutto e invece si sono subito allineati alla politica della destra regionale, con la soddisfazione evidentemente anche del sindaco Bandecchi”.