Vola come una farfalla e punge come un’ape, Danilo Petrucci, che ad Assen (Olanda) lotta per tutta la gara per la vittoria e alla fine festeggia il secondo podio stagionale dietro l’amico – e maestro – Valentino Rossi.
L’inizio aveva già dato indicazioni positive: Danilo, che partiva 3°, aveva perso alla partenza la posizione su Rossi, ma con la tranquillità propria dei campioni si è accodato al gruppo di testa aspettando il momento giusto per tornare davanti. Che è arrivato a metà gara, quando il poleman Johann Zarco è stato sopravanzato in un paio di curve sia dal Dottore che da Marc Marquez. L’occasione era ghiotta e Petrux non se l’è lasciata scappare: ha azzannato la preda ferita – il francese era in evidente difficoltà – per poi attaccare in modo deciso anche il campione del mondo spagnolo. Lo stupore di Marquez nel vedersi sfilare dalla Ducati Pramac racconta meglio di mille parole la tempestività del ternano, 2° in quel momento ma distante di oltre un secondo dal battistrada Rossi.
Negli ultimi 10 giri la svolta: una pioggerella improvvisa che ha costretto tutti a rallentare il ritmo. Tutti tranne Danilo, che ha ripreso il Dottore e ha battagliato per diversi giri con lui e Dovizioso (risalito grazie all’acqua) a suon di sorpassi e controsorpassi. Momenti da brividi, davvero, se pensiamo alla scarsa aderenza – praticamente nulla con gomme da asciutto! – e al rischio continuo di andare in terra. Quando nel finale poteva concretizzarsi il capolavoro (Rossi e Petrux avevano ormai distanziato tutti gli altri) ci si è messa la sfortuna: due doppiati al penultimo giro hanno fatto perdere al ternano il contatto con la Yamaha, impedendogli di attaccare nel finale. Fatto di cui il pilota di Terni si è lamentato al parco chiuso: «Ho costruito la mia gara tutta in funzione delle ultime tornate. Poi purtroppo abbiamo incontrato Rins e Barbera al penultimo giro, senza che venissero esposte le bandiere blu, e nel doppiaggio ho perso Valentino» ha commentato con rammarico. Anche perché al traguardo il suo distacco dal primo è di soli 63 millesimi…
Una gara straordinaria, quindi, che riapre anche il mondiale vista la caduta di Maverick Viñales, mai a suo agio questo fine settimana. Grazie al suo zero e al proprio 5° posto Dovizioso guadagna la testa del campionato, con 4 punti di vantaggio sullo spagnolo. Terzo – a sole 7 lunghezze dalla vetta – Valentino Rossi, che con la vittoria rivoluziona il suo campionato. Così come Marquez, che lo segue a 4 punti grazie al 3° posto di oggi. Un capovolgimento l’ha fatto anche il nostro Danilo, ora 7° davanti all’altro ducatista, Jorge Lorenzo, finito 15° e doppiato nel finale.
(Giulio Sacco)