Nell’ambito della festa del Preziosissimo sangue di Gesù questa mattina in Duomo, a Terni, 500 studenti degli istituti superiori hanno affrontato una lezione particolare. Una lezione di vita contro il pericolo dell’uso delle sostanze stupefacenti.
Non a caso, infatti, don Alessandro Rossini, parroco della Cattedrale ha ricordato due giovanissime vittime della droga, Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, di 16 e 15 anni, deceduti nell’estate 2020 dopo aver ingerito un mix letale di alcol e metadone.
Le loro storie come un monito per i coetanei. Perché non esiste, ha detto il questore di Terni Bruno Failla, “la libertà di drogarsi, esiste la schiavitù di drogarsi” perché la droga non rende affatto liberi. “E la polizia – ha detto il questore – non è cattiva ma fa rispettare le leggi e, ribadisco il concetto, è sempre pronta ad aiutare anche fuori dagli ambiti di natura giuridica e penale”.
Terni, ha sottolineato ancora il questore non ha grossi problemi con la malavita organizzata, il vero problema è la droga. Ha poi assicurato l’impegno totale delle forze dell’ordine a garantire la “movida sicura”.
Era attesa la presenza di don Antonio Coluccia, il sacerdote antimafia, che vive sotto scorta, a Roma , a Tor Bella Monaca. Per un impegno improvviso dell’ultimo minuto ha dovuto rinunciare. Così come era attesa anche la presenza del sindaco di Terni Stefano Bandecchi che, per un impegno istituzionale, ha dovuto dare forfait. Per il comune ha partecipato l’assessore al welfare Viviana Altamura. L’assessore ha posto l’accento sulla necessità di fare rete tra i servizi dell’amministrazione, le associazioni, la scuola e le famiglie e ribadire il concetto che l’uso delle sostanze stupefacenti fa male, anche l’uso di quelle leggere.
Gli istituti rappresentati erano il Tecnico Tecnologico “Allievi San Gallo”, l’IPSIA “Sandro Pertini”, il Liceo “Angeloni”, il “Casagrande-Cesi” e i licei “Donatelli”, “Galilei” e “Tacito”.
Presente il questore Antonio Pignataro attualmente collocato alla presidenza del consiglio dei ministri con l’incarico di esperto delle politiche antidroga. Ha fatto leggere delle slide , delle considerazioni, dei pensieri sui quali ha invitato i giovani a riflettere e ha fatto osservare un minuto di silenzio in memoria di Flavio e Gianluca. “Voi siete la parte più pura della società , voi siete il futuro – ha detto Pignataro – fate della vostra vita il tesoro più prezioso, non solo per voi ma anche per i vostri genitori e per la società”.
E’ intervenuta anche Claudia Conte, opinionista in Tv e influencer sul web. Esperta di good-news. “Non bisogna seguire i cattivi esempi”, il suo messaggio lanciato ai giovani mentre Laura ha raccontato il suo passato fatto di droga in età giovanissima , 14/15 anni. Laura ha avuto il coraggio di chiedere aiuto. E’ stata aiutata e oggi vive la sua rinascita, lavora, fa una vita normalissima.
Non vergognarsi di chiedere aiuto se si finisce nel buco nero dell’uso della droga. Farsi aiutare è determinante per poterne venire fuori.
“Vorrei fare un appello – ha concluso il vescovo di Terni, mons. Francesco Antonio Soddu ricordando il sacrificio di don Pino Puglisi ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre 1993 – affinché ognuno faccia qualcosa. Se io faccio qualcosa – ha detto – posso cambiare molto della mia vita, del mio ambiente. Se noi facciamo qualcosa possiamo rivoltare come un calzino la città di Terni e avete tanti punti di riferimento che vi sono stati offerti questa mattina e non da ultimo tutti i centri di aggregazione parrocchiali che ci sono disseminati in tutta la diocesi. Tutto può cambiare – ha concluso mons. Soddu – se ognuno di noi, a cominciare da me stesso, fa qualcosa”.
In Duomo anche il Prefetto di Terni Giovanni Bruno. Ha moderato l’incontro il giornalista Riccardo Marcelli.