Erano circa le 20.30, era lunedì ed era il 9 ottobre, in viale Brin a Terni, quando un uomo è stato aggredito da un altro, con un coltello, davanti ai passanti che hanno subito chiamato il 112.
Immediato l’invio di una pattuglia della Squadra Volante, che però all’arrivo ha trovato solo il ferito sanguinante, mentre l’aggressore era già fuggito.
Gli agenti hanno chiamato il 118 e la vittima è stata portata al pronto soccorso, dopo però aver fornito indicazioni sul suo aggressore e aver riferito di aver visto la madre dell’uomo che, approfittando della situazione, aveva rubato dalla sua macchina, parcheggiata accanto al marciapiede, il portafoglio contenente documenti, carte e 220 euro.
I poliziotti hanno raccolto le prime testimonianze mentre un passante riportava il portafoglio trovato in strada con i documenti, ma senza il denaro.
La vittima è stata poi sentita in ospedale: si tratta di un romeno di 39 anni, residente a Terni, che ha dichiarato di conoscere il suo aggressore, in quanto lo aveva tenuto a lavorare, in prova, nella sua ditta: un albanese di cui però conosceva solo il nome, aggiungendo di non voler sporgere denuncia, né contro di lui, né contro la madre per il furto del portafoglio.
Il 39enne, che ha riportato ferite multiple da arma da taglio in varie parti del corpo giudicate guaribili in 15 giorni, ha dichiarato che quella sera si trovava in viale Brin proprio per dare all’albanese i soldi per il breve periodo di lavoro che aveva svolto per lui, aggiungendo che poi lo avrebbe licenziato, ma mentre lo stava aspettando era stato aggredito alle spalle dal giovane.
Nel corso delle indagini, da parte della 2^ Sezione della Squadra Mobile, sia la vittima che un testimone hanno riconosciuto, in un album fotografico, l’aggressore e sua madre, risultati essere due albanesi: lui di 28 anni, irregolare sul territorio nazionale, la madre di 53 anni, entrambi residenti a Terni. Sono stati rintracciati e denunciati d’ufficio per rapina in concorso e lesioni aggravate.
Nei confronti del 28enne è stato anche emesso un decreto di espulsione.