È stata intitolata alla memoria del professor Domenico Schillaci, la rotatoria posta fra via Di Vittorio e via Giovanni XXIII, a Terni. La cerimonia si è tenuta venerdì mattina alla presenza del vice sindaco Riccardo Corridore, degli assessori comunali Marco Iapadre e Viviana Altamura e altri amministratori, delle forze dell’ordine, del personale degli uffici comunali coinvolti nell’intitolazione, dei familiari e degli amici del docente e degli alunni e insegnanti della scuola ‘Benedetto Brin’. Il vice sindaco Corridore ha ricordato con emozione la figura di Schillaci, originario di Villabate (Palermo), primo preside della ‘Benedetto Brin’.
Il prof. Schillaci arrivò a Terni da Palermo nel 1948 e vi è rimasto per oltre 40 anni ad operare nella scuola con competenza e profondo amore per l’Umbria.
E’ morto il 29 aprile 2003.
Ha fondato tre scuole medie (Calvi, Ferentillo e Arrone).
Ha ricevuto due importanti onorificenze al merito conferite dall’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga per l’impegno con cui ha considerato la scuola una missione: infatti il presidente della Repubblica lo ha insignito dell’onorificenza di Cavaliere prima e Cavaliere Ufficiale poi.
Uomo di grande cultura, ha scritto libri sulla matematica e di cultura in generale. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e attestati al merito.
Nella scuola che ha presieduto per anni, la Benedetto Brin di Terni, è stato precursore dei tempi, a cominciare, alla fine degli anni Settanta, dall’introduzione dei computer e di discipline fino ad allora mai abbinate alla scuola come la danza con i corsi tenuti dalla professoressa Nerina Bellardinelli.
Sempre nella scuola “Brin” ha realizzato i laboratori di Scienza forniti e attrezzati e tuttora visibili e utilizzati dagli studenti. Gli ex alunni lo ricordano ancora con profonda stima.
Indimenticabili anche le mostre, gli inni della scuola, la costante partecipazione della scuola Brin a eventi e manifestazioni cittadine, i gemellaggi con i college francesi (College Valery di Nizza), i saggi sportivi nella palestra realizzata sotto il suo mandato. E’ stato un preside all’avanguardia, un grande educatore e come tale può essere indicato come un esempio per la città. Diceva sempre che “LA SUA GRANDE RICCHEZZA ERA RAPPRESENTATA DALL’AFFETTO CON CUI I SUOI AUNNI LO HANNO SEMPRE RICORDATO”. Ancora oggi lo ricordano con lo stesso affetto.