“La Soc. B.I.G. S.p.A. e la Soc. B M S.n.c. nella qualità rispettiva di proprietaria e gestore dell’area di servizio distribuzione carburanti denominata Terni Sud sita in Terni S.S. n. 675 al Km 8 + 246 lato sinistro (Raccordo autostradale Terni-Orte) sotto la bandiera della IP (Italiana Petroli), intendono precisare quanto segue in relazione al video diffuso via social nella giornata di sabato 28 ottobre 2023 da un motociclista, nel quale lo stesso, a seguito della mancata erogazione del carburante, riprende il display che registra i litri erogati ed il relativo prezzo e pubblicamente sostiene trattarsi di una truffa riprendendo con il telefono cellulare le fasi dell’operazione, un addetto estraneo all’erogazione (trattandosi di self service) e tutta l’area di servizio circostante, con continui commenti volti alla identificazione della stazione di servizio e suo collegamento con un’attività illecita in essa praticata.”
“L’evento denunciato nel video – sostengono le due società in una nota congiunta – come è stato immediatamente verificato dalle ditte manutentrici dalle società B.I.G. S.p.A. e B M S.n.c., previa immediata cautelativa chiusura della pompa e validato dalla Guardia di Finanza prontamente intervenuta che ha presieduto alla fase di riscontro, è dipeso da un guasto dell’apparecchio (rottura del sistema afferente il recupero dei vapori), prontamente riparato, previa verifica altresì del fatto che la pompa in questione in precedenza non aveva palesato nessun guasto e tanto meno nessuna manomissione a scopo illecito.
Pertanto si ritiene che l’accaduto, descritto nel video come una frode, sia stato con tale inesistente carattere volontario, indebitamente reso pubblico dal conducente del motociclo in questione e da altri che si sono resi autori di diffusione del video, senza nessuna preventiva doverosa verifica sulle cause del mancato funzionamento della pompa e preso lo stesso a pretesto di una campagna diffamatoria ai danni delle Società in questione.”
IL DANNO
“Si comunica quanto sopra al fine di limitare, ove possibile, i danni già subiti da tali illegittime condotte – concludono proprietario e gestore dell’area di servizio – le cui individuali responsabilità penali e civili saranno vagliate dall’Autorità giudiziaria a tal fine interessata del caso dalle Società parti offese di tali comportamenti denigratori.”