Sabato 2 dicembre ore 16,00 presso la Libreria La Feltrinelli di Terni si svolgerà la prima assemblea pubblica di questa nuova fase politica di Terni Valley, “Ricostruiamo insieme”.
“Quello di sabato – si legge in una nota dell’associazione – è un piccolo primo passo per riprendere il confronto, la condivisione e la progettazione con chi è stanco di una politica fine a se stessa, di politici che non cambiano mai, intenti solo a distruggere i faticosi percorsi costruiti dalla città, per poi lamentarsi e prendersela con gli elettori. Mai colpa loro, sempre degli altri. Ciascuno di noi è tuttavia responsabile del proprio futuro e di quello della nostra città. Ciascuno di noi deve poter scegliere di non restare a lamentarsi e subire gli eventi, ma partecipare e guidarli. Con questo spirito, la nostra associazione decide di rimettersi in cammino. Sarà un cammino impegnativo, ma vale la pena finalmente iniziarlo. Se non lo faremo noi, non lo farà nessuno per noi.”
Nella passata consiliatura espressione di Terni Valley in consiglio comunale era Alessandro Gentiletti: “io parteciperò – annuncia Gentiletti – c’è bisogno di essere coinvolti, non siamo tutti responsabili di quello che è successo però in democrazia bisogna darsi da fare, tanto più se vogliamo bene alla città.”
Entrando nella polemica politica Gentiletti afferma: “non condivido, chi si scandalizza, chi si straccia le vesti, qualsiasi cosa dica il sindaco. Per carità, molte cose che dice non sono condivisibili ma dobbiamo volare alto, da un lato non cedere alle provocazioni e dall’altro affrontare i temi con serietà.”
Mentre la destra è compatta nell’attaccare Bandecchi, a sinistra ci sono dei distinguo e nel mirino delle critiche c’è finito proprio Gentiletti (anche se non solo lui): “se la sinistra non è andata al ballottaggio – afferma – è proprio per chi siede nel consiglio comunale che ha deciso, dopo 5 anni di esperienza unitaria, di andare separato. Quindi se Bandecchi è diventato sindaco lo deve a quelle forze di centrosinistra che si sono divise.”
Su Bandecchi: “modi e linguaggio non sono assolutamente condivisibili, alcune espressioni, alcuni ragionamenti sono provocatori. Bandecchi ha capito che la città si divide in due, chi si scandalizza e chi apprezza certe boutade ma la stragrande maggioranza dei cittadini ternani è interessata ai problemi reali dell’amministrazione, le delibere, gli atti, cosa si fa per lo sviluppo economico. Chi siede in consiglio comunale di questo si deve occupare, quello che dice per televisione il sindaco sarà un problema suo. A me personalmente mi rimbalza.”
Auspicando l’unità a sinistra Gentiletti ha detto “non deve essere solo strategica e funzionale, unità sui contenuti, gli elettori hanno mostrato più di una volta di non apprezzare le unioni forzate.”