Il comitato per le Pari Opportunità presso l’ordine degli Avvocati di Terni interviene in merito alle parole del sindaco Stefano Bandecchi che, nel corso di un dibattito contro i femminicidi, ha spiegato come un maschio normale che vede una ragazza con un bel fondoschiena ci prova. Parole che hanno provocato l’uscita dall’aula dei consiglieri di opposizione come gesto di protesta.
“Le recenti dichiarazioni rese dal primo cittadino nell’ambito del Consiglio Comunale di Terni – scrivono in una nota – hanno indotto il Comitato per le Pari Opportunità presso l’ordine degli avvocati di Terni a ribadire i valori ai quali lo stesso si ispira in considerazione del ruolo sociale che svolge l’avvocatura e dunque, abbiamo atteso il giusto tempo affinchè quanto qui espresso non sia motivo per alimentare i contrasti bensì un contributo per la soluzione.
La nostra attività si fonda sul fatto che le forme di discriminazione che possono avverarsi sono delle più varie e non solo per appartenenza di genere, ma anche per origine etnica, disabilità, credo religioso, orientamento sessuale e così via. Tali forme possono trarre spunto e originare anche dagli stereotipi diffusi, avverso i quali il nostro Comitato si è sempre attivamente adoperato, al fine di avversarli ed eradicarli dal territorio in cui opera e oltre.
I sentimenti di sofferenza che percepiamo da chi le subisce le discriminazioni, ci ricordano che l’unica via da percorrere è quella della condivisione e del confronto, attraverso un linguaggio comune, rispettoso del genere ed inclusivo, affinché le diverse sensibilità si incontrino e si comprendano reciprocamente.
Nel rinnovare, perciò, la nostra disponibilità a continuare a dialogare anche con le istituzioni per un percorso comune, condiviso e coeso, nel quale i cittadini e le cittadine possano riconoscersi, ciascuno e ciascuna nella convinzione che le diversità sono un valore inestimabile da esaltare, ribadiamo fermamente la necessità di adottare una modalità di comunicazione che sia rispettosa, che faccia sentire gli uni e le altre in condizione di effettiva uguaglianza, poiché la promozione di un
reale cambiamento culturale passa dalla consapevolezza che il nostro modo di parlare e di esprimerci assume un ruolo cruciale nella rappresentazione della realtà e nella formazione del pensiero.
Tale necessità appare ancor più significativa in contesti di natura pubblica e istituzionale che, in quanto tali, possono assurgere ad esempio e si prestano alla diffusione presso la generalità delle persone.
Il linguaggio è importante – conclude il comitato per le Pari Opportunità presso l’ordine degli avvocati – ed è attraverso le parole e le esternazioni che si possono scardinare i pregiudizi e gli stereotipi che rischiano di giustificare le disparità”.