Una cerimonia si è svolta questa mattina in piazza Solferino a Terni per ricordare i 300 volontari che da Terni partirono il 2 febbraio 1945 per arruolarsi nel gruppo di combattimento “Cremona” del rinnovato esercito italiano.
“Partirono da questa piazza alle 7 – ha ricordato Rossano Capputi presidente di ANPI Terni – la gran parte apparteneva alla brigata garibaldina Antonio Gramsci che, insieme agli alleati, aveva liberato Terni il 13 giugno 1944 ma insieme a loro c’erano anche altri giovani che non avevano partecipato alla lotta partigiana. Ho citato queste due date – ha sottolineato Capputi – per evidenziare che i volontari che partirono quel 2 febbraio vivevano in un territorio liberato dove la guerra era finita da quasi un anno ma vollero partire per contribuire ad accelerare la fine della guerra e la sconfitta definitiva del fascismo. Quindi siamo difronte ad un grande atto di valore umano e politico. Giovani che potevano restare a casa dopo avere combattuto la guerra partigiana nel proprio territorio si rimettevano in gioco rischiando la vita. Otto di loro persero la vita: Vito De Giovanni, Dioniro Desantis, Sergio Fucili, Gildo Ginepri, Guido Gonella, Umberto Lupini, Umberto Paletti, Olivo Zara. ‘Caddero per la libertà di tutti combattendo contro la barbarie nazifascista’, così recita la lapide posta presso il comune di Alfonsine”.
In rappresentanza dell’amministrazione di Terni era presente il vice sindaco Riccardo Corridore: “Ricordiamo la storia di 300 eroi che partirono da questa piazza per lottare per la libertà. – ha detto Corridore – e noto con grande dispiacere che in questa piazza non ci sono giovani e noi abbiamo un dovere, quello di trasmettere ai giovani determinati valori per cui vorrei proporre di organizzare degli incontri nelle scuole di cui il comune si farà parte attiva per raccontare e perché non si dimentichino certi valori e certi ideali come l’antifascismo altrimenti corriamo il rischio che questi elementi essenziali della nostra storia italiana vengano dimenticati”.