“Le dimissioni? Un gioco, non ci abbiamo mai creduto. Tutt’al più un regolamento di conti interno al partito che ci sarà quando e come non lo sappiamo”. Così il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Marco Cecconi in una conferenza stampa, questa mattina. “Il problema è il manico (cioè Bandecchi, ndr) – ribadisce Cecconi – abbiamo stilato un elenco di tutte le incompiute, dal progetto 300 mila al water way (l’ascensore alla cascata delle Marmore, ndr) , dall’uscita dal Trasporto Pubblico Locale, ai guerrieri del verde che si sono manifestati all’inizio e poi sono scomparsi, sono stati inghiottiti dalla boscaglia”.
“Continuiamo ad assistere a una politica degli annunci – ha detto il consigliere Orlando Massellli – che è quella che serve per continuare ad avere i riflettori mediatici su di se, una politica degli annunci e degli insulti che non raccogliamo perché riteniamo che il rispetto delle istituzioni ci debba essere. Il tema vero – sottolinea Masselli – è che lui non c’è mai , partecipa da remoto, il vero deus ex machina è il vice sindaco. Di fatto lui è assente, chi gestisce la città sono pochi altri di loro. Ha promesso miracoli che non abbiamo visto. A quale santo si voterà adesso?”.
Secondo il consigliere Roberto Pastura “da un lato c’è una narrativa in base alla quale tutto va fantasticamente bene, prima c’era il deserto oggi c’è un’oasi, in realtà le incompiute ci sono e qualcosa si è rotto”.
La consigliera Cinzia Fabrizi ha affermato che Bandecchi “utilizza la città come palcoscenico per i suoi scopi , ogni volta deve trovare il modo per finire in cronaca nazionale senza preoccuparsi di affrontare e risolvere i problemi della città o realizzare il suo programma elettorale , con i tempi che indicato. E in otto mesi non è riuscito a realizzare nemmeno una delle cose che aveva promesso ma è riuscito a far parlare di Terni in tutta Italia, purtroppo però sempre in termini negativi”.
Non meno dura la consigliera Elena proietti. “Un sindaco che protocolla le dimissioni e le ritira dopo otto giorni, è un uomo, un sindaco e un politico totalmente inaffidabile. È chiaro che se il sindaco non è andato fino in fondo è perché il suo movimento, la sua lista civica sono presenti solo a Terni. È una lista civica – aggiunte la Proietti – che viene scansata da tutti. Perdendo Terni avrebbe perso quel palcoscenico che gli permette di diventare quel personaggio che sicuramente è diventato. Un personaggio sicuramente negativo che anche all’interno del suo partito non ha più quella presa che aveva prima. Probabilmente ce l’ha più il suo vice sindaco Al di là del turpiloquio, delle fioriere e delle rotonde poco rimane”.
LA LISTA DELLE INCOMPIUTE