Navalny e la pace in Ucraina e Palestina. Terni scende in piazza.
L’ex consigliere comunale Alessandro Gentiletti, l’ex assessore alla cultura del comune di Terni, scrittore e giornalista Andrea Giuli e Michele Pennoni, segretario provinciale di Azione, hanno organizzato una manifestazione per ricordare Aleksej Navalny morto nelle carceri di Vladimir Putin.
“Navalny – scrivono Gentiletti, Giuli e Pennoni – non era un eroe, non era un uomo perfetto, ma era un uomo coraggioso che ha inteso sacrificare sé stesso, a viso aperto, per difendere i più elementari diritti individuali in una terra che li nega e li affligge. Per affermare il diritto alla libertà di pensiero, di azione e di parola per ogni persona. Per quanto controverse e diverse tutte le idee e le opinioni debbono poter avere libera circolazione. Questa è la differenza tra una società libera e aperta ed una società sotto il giogo di dittatori, autocrati e teocrati. La libertà non è acquisita per sempre. In questo senso la vicenda di Navalny è esemplare. E rappresenta un monito. Ogni sincero democratico non può rimanere indifferente di fronte alla vicenda della fine di Aleksej Navalny”.
Per tutto questo è stato organizzato un presidio silenzioso, martedì 20 febbraio, dalle ore 18:30, in piazza della Repubblica a Terni, di fronte alla biblioteca comunale.
“L’iniziativa è aperta a chiunque abbia a cuore le sorti delle società libere: cittadini, associazioni, partiti. Chi vuole potrà portare una candela e un breve testo da leggere in tema di diritti, libertà e democrazia”.
Si svolgerà invece sabato 24 febbraio, alle ore 18, una manifestazione per la pace in Ucraina e in Palestina che prevede un corteo che da pizza Valnerina raggiungerà , in viale della stazione, palazzo Bazzani, sede della Prefettura.
La manifestazione che si svolgerà a Terni rientra tra quelle organizzate a livello nazionale dalla rete “Europe for Peace”.
“La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine – scrivono i promotori in una nota – mobilitarsi oggi per la pace, per il disarmo, per la non/violenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta”.