È un vero giardino. Al momento un po’ nascosto anche se alla direzione del Beata Lucia pensano ad un suo futuro importante. Sono gli spazi una volta di pertinenza della scuola materna e che nell’ottica della completa ristrutturazione degli edifici, hanno trovato una nuova vita. Uno spazio, a pochissimi passi dalla sede dell’Università, a disposizione, ma è una delle opportunità proprio degli studenti che lì troverebbero, e troveranno, pace e tranquillità. È davvero una scoperta: la sua nuova vita è stata una prova d’apertura di uno spazio, una volta ad uso interno ed ora aperto a chiunque lo desideri frequentare. Panchine, ombrelloni, disponibilità. Una struttura, pronta ad ospitare, quando saranno messe a posto le autorizzazioni, anche un bar.
E che si vuole ancora? Di più c’è la vista, il pezzo forte del Beata Lucia: le Gole del Nera, a picco sotto il giardino, quasi fosse un quadro.
Bello, bellissimo e poi distaccato da rumori e automobili. Al Beata Lucia hanno deciso per il passa parola, senza tanta pubblicità: crescerà piano piano come l’intero museo che proprio il Beata Lucia si è ritrovato in casa e che ora ha esposto in sale non ingessate come altre strutture consimili.
Insomma, una nuova vita partendo dalla chiesa, bellissima, rimessa a nuovo dal restauratore De Turres, si snoda attraverso corridoi una volta pieni di bambini ed ora di cultura.