Il Fondo Ambiente Italiano è una fondazione che opera per contribuire a tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio d’arte, natura e paesaggio del nostro Paese. Da venticinque anni propone, con l’ausilio di volontari e studenti “apprendisti ciceroni”, uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano, le Giornate Fai di Primavera, che quest’anno si terranno sabato 25 e domenica 26 marzo. Le aperture della XXV edizione della Delegazione di Terni propongono un itinerario molto interessante.
Si inizierà dal borgo di Papigno, nucleo principale del progetto di valorizzazione degli artisti plenaristi e della recente rilettura della veduta leonardesca, che propone l’interpretazione del contesto papignese e della cascata secondo l’ottica del grande maestro. La visita proporrà una rilettura del borgo in chiave di riscoperta e di ricontestualizzazione. Sabato ore14/17, domenica ore 10/17.
Si passerà poi per la villa Mattioni ora Giubilei, agli inizi di via Campomicciolo, con le sale affrescate dal pittore reatino Antonino Calcagnadoro, testimoni della vita e degli interessi di Giovanni Mattioni, due volte Sindaco di Terni tra Otto e Novecento. Sabato ore 14/17, domenica ore 10/17.
Nel centro storico di Terni tappa al rinascimentale palazzo Giocosi–Mariani, con i suoi affreschi ricchi di simboli e narrazioni iconografiche, opera di importanti artisti fiamminghi. Un sito di notevole interesse anche perché sede del prestigioso Istituto Musicale Briccialdi, intitolato al celebre compositore e virtuoso flautista ternano, vanto nazionale ed europeo. Sabato ore 9/13 e 14/17, domenica ore 10/17.
Sempre in centro visita al palazzo sede della Camera di Commercio, tipica costruzione del Ventennio. Gli interni, caratterizzati da dimensioni monumentali, ospitano pregevoli opere d’arte, materiali librari ed archivistici ed un ricco fondo fotografico. Sabato ore 9/12 e 15/17, domenica ore 10/17.
Il punto di arrivo delle giornate FAI sarà il centro storico di Amelia, dove palazzo Cansacchi, ora Bona Galvagno, aprirà i suoi portoni disvelando solenni saloni affrescati, testimoni di antiche vicende storiche di un grande passato. Costruito su un basamento di mura romane e altomedievali, è caratterizzato da stilemi del XV e XVI secolo. Gli affreschi delle sale, con ricco repertorio di decorazione a grottesche, sono stati recentemente attribuiti al pittore forlivese Livio Agresti e al suo allievo amerino Litardo Piccioli. Sabato e domenica ore 10/13 e 15/17.