Terni archivia uno dei mesi di luglio più torridi della sua storia, se non il più torrido.
Da 23 giorni la temperatura supera i 35 gradi di massima e da 21 giorni consecutivi supera i 37 gradi.
La temperatura massima di oggi è stata di 40,2 gradi ed è stata raggiunta alle ore 16,05.
Come di consueto i dati ce li fornisce Meteo Centro Italia attraverso la stazione Terni Centro di via Gramsci.
Scorrendo la tabella del mese si scopre così che per ben 5 giorni la temperatura ha superato i 40 gradi: l’11, il 17, il 28, il 29 e il 31 luglio.
Il 17 luglio la temperatura massima del mese con 41 gradi.
Per 5 giorni la temperatura massima ha superato i 39 gradi: il 14, 15, 16, 19 e 27 luglio.
Per 5 giorni ha superato i 38 gradi: il 10, 12, 18, 21 e 30 luglio
Per 6 giorni ha superato i 37 gradi: il 9, 13, 23, 24 , 25 e 26 luglio
La media fra temperature massime e minime è stata lo stesso molta alta, pari a 29,5 gradi con punte estreme di 31,9 gradi (il 28 luglio) e di 31,6 gradi (l’11, il 30 e il 31 luglio)
IL COMMENTO A QUESTI DATI GIANNI FERRI BONTEMPI , TECNICO METEOROLOGO
Questa anomalia prolungata purtroppo è un chiaro segno del cambiamento climatico in atto. Ormai in realtà siamo abituati ad estati di questo tipo, con l’alta pressione africana costantemente presente sul nostro territorio che porta con sé isoterme in quota davvero elevate (in questi giorni ad esempio si tratta di una +24 a 850hpa). I fattori sono molteplici, a livello meteorologico avere un surplus di calore determina la necessità del sistema terra di smaltirlo e per farlo quest’ultimo accentua gli scambi di calore dall’equatore ai poli. Come fare ciò? Determinando uno spostamento verso nord delle fasce di alta pressione tropicale, che quindi vengono ad interessare aree prima interessate più marginalmente.
Aggiungiamoci la cementificazione sfrenata, l’ampliamento dei centri urbani, la mancata , o non corretta, presenza di verde nelle città ed ecco che abbiamo tutti gli ingredienti per lunghe fasi di caldo intenso e poco sopportabile. Alle quali dovremo sempre di più abituarci, dimenticandoci della bellissima estate mediterranea i cui ricordi si perdono ormai al secolo scorso.